Come sono persa. In questo traffico di ore concatenate ad una routine pazzesca che ti cattura come la tela di un ragno. Ti imprigiona. E per pulirsela da dosso a volte è dura, veramente. Allora la lasci lì e, immobilizzata, ti perdi qualche scena di vita. È così. Punto e basta. È difficile e triste da spiegare piccolo uomo, non so quando sarò bene in grado di raccontarti di questa nostra esistenza così diversa dalla tua. Aspetterò …. per allungare il corso della tua realtà parallela quanto più possibile. Per farti vedere la magia della nebbia ogni mattina che ti fa esclamare “oh che bello!”, per la luce dei tuoi occhi quando scende la neve dal cielo, per l’incanto che trovi nelle stagioni a noi sempre troppo fredde, sempre troppo bigie, sempre troppo calde. Per il tuo saper manifestare i sentimenti vivi e puri così …come ti passano dalla testa, escono dai tuoi gesti, dai tuoi baci, dai tuoi abbracci. Spero che tu possa mantenere la festosità nel dire “che bella giornata abbiamo passato oggi” anche se non abbiamo fatto nulla di speciale…ti prego reggi per sempre il tuo entusiasmo autentico nell’abbracciarmi e nel dirmi “sei la mia vita”…fallo anche con chi meriterà tutto il tuo amore. Sei un bambino speciale. Sono la mamma e non sono equa probabilmente, ma tutto il tuo essere così unico lo vedo riflesso nelle persone che ti incontrano, se pur casualmente.Spero con tutta me stessa che tu possa mantenere la magia che sprigioni. Sei un incantatore. Rimani sul tuo piccolo pianeta finché avrai la forza di non tuffarti da questa parte. Resisti.Ti amo.
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