L'altro giorno l'ennesima dimenticanza è stata occasione per inventare un racconto di tipo fantastico. Una mia battuta sul fatto che forse i libri hanno i piedi e scappano volontariamente degli zaini nottetempo, è stato il là per quest'attività, che non solo ci ha permesso di lavorare sul testo fantastico e di portare la fantasia alla sua espressione più creativa, con il racconto, ma ci ha anche consentito di rendere proficua una situazione che spesso tende all'incandescenza. Perché a dire il vero e tanti colleghi converranno con me, quello della dimenticanza dei materiali è una vera piaga scolastica. Allora se non volete arrabbiarvi fate appello all'intelligenza emotiva e trasformate una dimenticanza, una negligenza in un'occasione. Almeno guadagnerete dei bei testi e ci si farà tutti una risata.
In un successivo post tutta la raccolta dei testi inventati dai bambini. Per ora il mio
Racconto: Quel giorno che i libri volarono via
La mattina appena giunti in classe, nella scuola dei Bambinismemorati, i libri ascoltavano corrucciati le scuse che gli alunni inventavano per giustificare la dimenticanza di uno di loro dallo zaino. Anno dopo anno di storie ne avevano sentite un bel po': dalle più ingenue, alle più esilaranti fino a quelle più incredibili. Chi lo aveva dimenticato sotto il cuscino perché ci aveva studiato fino a notte tarda, chi invece lo aveva messo nello zaino e poi all'arrivo a scuola non lo aveva più trovato, chi addirittura diceva che a smarrirlo era stata la mamma che lo aveva messo chissà dove mentre riordinava la cameretta. Alla fine i libri non ne potevano più di tutte queste scuse, ma soprattutto detestavano di venir dimenticati così tristemente a casa, odiavano passare la mattina soli mentre gli altri erano tutti a scuola. Se almeno i bambini li avessero lasciati tutti a casa avrebbero potuto organizzare qualcosa fra di loro, invece no, ne restava uno, in compagnia al massimo di un solitario quaderno.
I libri a quel punto avrebbero voluto sparire davvero, ma dalla vergogna, rendendosi conto in che guaio avevano messo i loro proprietari.
Mortificati andarono alla segreteria della scuola e spiegarono l'accaduto al Direttore che fece sospendere immediatamente le indagini, poi convocò tutti i bambini, sgridò i libri per come si erano comportati e fece promettere agli alunni che mai più li avrebbero dimenticati a casa. Da quel giorno vissero tutti felici e contenti, pardon felici e letti!
(08/10/12 Rosalba Cocco - Tutti i diritti riservati)
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