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TRASPORTO PUBBLICO COME LA SANITA' - Non si rinuncia ai servizi essenziali per la qualità della vita

Creato il 05 settembre 2011 da Ciro_pastore

TRASPORTO PUBBLICO COME LA SANITA'  -  Non si rinuncia ai servizi essenziali per la qualità della vitaNessuno nega che il Trasporto Pubblico Locale (TPL), sia a livello nazionale che regionale, sia un settore in crisi da anni. In Campania, in particolare, ad una stagione fiorente dal punto di vista degli investimenti sulle infrastrutture ferroviarie, non ha fatto seguito, però, un pari impegno sul fronte della gestione dei servizi. Concentrare nella holding finanziaria ENTE AUTONOMO VOLTURNO (EAV) le principali aziende regionali di trasporto non ha mostrato effetti positivi. Troppe le diseconomie, troppi i costi da eliminare ed ottimizzare. Tutti sappiamo, però, che in ogni azienda le scelte strategiche vengono indicate dai manager ed approvate dagli azionisti, ed in questo caso l’azionista unico è la Regione Campania. La Giunta Caldoro e l'Assessore Vetrella hanno praticato recentemente l'ormai canonico spoil system sia in EAV che nelle aziende operative ed hanno dettato al nuovo management obiettivi drastici che ora si manifestano in tutta la loro violenza. Per ora reali sono solo i tagli nell'offerta di servizi, con cui i cittadini dovranno fare i conti a partire dai prossimi giorni. È drammatica verità che le aziende di trasporto della nostra regione devono fare i conti con bilanci traballanti e con una perniciosa sotto capitalizzazione, che le espone all'applicazione di procedure fallimentari. Questo quadro desolante, non tiene conto, però, che il trasporto pubblico è servizio essenziale quanto la sanità e la scuola. Una mobilità realmente sostenibile non può fare a meno del trasporto pubblico. I tagli orizzontali brutali verso cui si indirizzano troppo banalmente i manager aziendali, non sono la soluzione. La soluzione va ricercata in una diversa e più innovativa funzione del TPL che, come scuola e sanità, deve essere a carico della fiscalità generale. È ovvio che la gestione delle aziende deve rispondere a criteri di economicità, efficacia ed efficienza ma tutto questo deve avvenire facendo una seria ricognizione della qualità della spesa, senza operare tagli draconiani che per loro stessa natura sono inefficienti ed a volte anche inefficaci. Ma la strategia, per essere realmente strutturale, deve muoversi su più piani. Parallelamente, occorre sostenere, mediante l'applicazione di politiche serie e senza pregiudizi ideologici, un sistema della mobilità pubblico capace di evitare gli enormi costi economici ed ambientali derivanti dalle code chilometriche che inondano di veleni le nostre città. Immagino provvedimenti che mirino a spostare il peso della mobilità privata verso un trasporto pubblico, efficiente e qualitativamente all’altezza degli standard europei. Sostenere politiche che rendano difficile la vita all’automobilista può sembrare demagogico ed impopolare ma sono la strada maestra da seguire. L’allargamento delle Zone a Traffico Limitato nei centri urbani, l’aumento delle tariffe per i parcheggi, l’inasprimento delle accise regionali sui carburanti, sono solo alcuni dei possibili provvedimenti da prendere in considerazione. Sostenere la sopravvivenza delle aziende di trasporto pubblico significa, in sostanza, garantire ai cittadini una mobilità efficiente e sostenibile. Le aziende devono, però, diventare sempre più rigorose nella loro gestione, rispondendo alle richieste di qualità dei cittadini. Inutile dire che i cittadini sono sufficientemente responsabili per accettare anche gli aumenti tariffari se a questi si accompagnano adeguati interventi sulla efficienza e la qualità del servizio. Bisogna immaginare un percorso, articolato e ponderato, che attraverso una serie di incentivi economici all’esodo dei lavoratori più anziani - che rappresentano alti costi retributivi – possa permettere una nuova stagione di rilancio. Rilancio che deve basarsi sull’ingresso di nuova linfa giovanile; servono, infatti, forze fresche che possano rivitalizzare aziende che per loro stessa natura sono incentrate sul “capitale umano”. Giovani in gamba, in linea con le innovazioni tecnologiche, capaci di fornire in maniera snella e puntuale un servizio di trasporto sempre più qualitativo. Concludendo, le nostre città non possono incassare un altro duro colpo alla loro già difficile livello di vivibilità. I costi sociali, ambientali e per la salute sarebbero insostenibili.Nessuno penserebbe di chiudere la Sanità pubblica, allo stesso modo, non si può tagliare indiscriminatamente il trasporto pubblico. Si può renderlo efficiente, eliminando sprechi e duplicazioni, integrando le diverse modalità. Ma si preferisce tagliare perché, in fondo, è facile e non tocca vecchie ed incancrenite complicità.
Ciro Pastore – Il Signore degli Agnelli
leggimi anche su http://lantipaticissimo.blogspot.com/2011/09/e-arrivato-il-momento-di-far-nascere-un.html
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