Un ragazzino m’è sfrecciato davanti in bici a… mezzemaniche. Clima amorevole, sbaciucchiante, pizzicorino. La mia sciarpa lingua asciutta di un inverno senza conforto.
Finisce presto, sempre troppo presto, il bell’essere dell’approvvigionamento d’anima e d’emozioni allegre. Ma non passa senza lasciare traccia.
Dimenticando la macchina fotografica riesco solo a infilare in questo post un bottone che non parli solo per sé. Io c’ero, insomma, per dirla breve. E clarinetto, clarone e fisarmonica erano con me.