Trastevere, i suoi vicoli, la sua vita

Creato il 01 luglio 2015 da Dfalcicchio

Roma

Non ci sono problemi, Roma è tutta bella, a parte certe zone di degrado puro che non riescono mai a trovare una propria via d’uscita.

Però se si vuole godere una parte della capitale, in questi mesi, a piedi, percorrendo anche una bella manciata di Km, Trastevere rimane un rione da uscir di senno.

Un quartiere ampio e variegato, una città nella città, storicamente staccato da Roma, era al di là del Tevere (Trans Tiberim, appunto) e vi abitavano lavoratori legati al fiume, marinai, piccoli navigatori, artigiani. Poi è diventato il rione XIII della città eterna e oggi va esplorato nei suoi angoli, spesso nascosti, nei suoi vicoli dove, soprattutto al mattino presto, si assaporano odori e fragranze, si ascoltano voci e melodie di donne che lavano i panni e vecchie botteghe che ancora resistono al tempo che passa.. Trastevere ha anche tante chiese belle da visitare, palazzi e scorci d’arte, ma noi vi consigliamo di arrivarci alle 8 e di camminare senza meta. Incontrerete piazza S.Maria in Trastevere, bella con il suo fontanone e la chiesa che lascia a bocca aperta. Ma anche via di San Cosimato, dove nacque Alberto Sordi, con l’omonima piazza e piazza San Calisto e i tanti vicoli e vicoletti, piazza Ponziani, via dei Vascellari e altri angoli dove il tempo sembra fermo al tempo che fu. A Trastevere, tra la sua gente, ogni tanto sugli scalini di una chiesa si palesa uno stornellatore con la sua chitarra, si cammina per due, tre ore e poi viene fame. E qui, di fronte all’Isola Tiberina in uno spazio antico, vivo, verace c’è la migliore trattoria del rione e una delle migliori di Roma (Antonello Venditti sostiene che è la migliore, in assoluto), Da Enzo al 29, dove i tre fratelli Di Felice, Maria Chiara, Francesco e Roberto, simpatici e generosi, si danno un gran da fare senza sosta per trovare prodotti della terra, buoni e genuini. E a proporre, con uno staff giovane e affiatato, piatti sempre succulenti, con prodotti perfetti per una clientela, locale, nazionale e internazionale che fa la fila per gustare le loro irrinunciabili prelibatezze, innaffiate da una piccola e preziosa nuova carta di vini solo laziali, che riconcilia con il mondo.

A Trastevere, una giornata corre via veloce e er core de Roma affascina e cattura.

Mauro Pecchenino