Trasudamerica #5 - Tra Para e Maribo: non mettere dito

Creato il 10 marzo 2011 da Fabriziogabrielli
La capitale si chiama Paramaribo, il mare non è mai forza nove ed in Guaranì significa gli abitanti dell'acqua. Una cosa che dovresti sapere è che tutte le domeniche e per le feste comandate, a Paramaribo, fanno una gara canora in cui gli sfidanti intonano versi d'uccelli; perciò, se poi la fidanzatina conosciuta in Erasmus a L'Aia ti dice che va a farsi lo springbreak a Paramaribo, ecco, non pensarti vada a cercare i prosciutti della Westfalia. Piuttosto: gl'uccelli.
Attorno alla perigliosità dell'augello, da Cynthia McLeod ai giovini che si autoproducono i libri e fanno lo strascico (che forse si dice Parabirsing), verte tutta la letteratura del Suriname: dove tra moglie e marito, lettore e scrittore, Para e Maribo si mette sempre dito, e son cose che non si dovrebbero fare.
La Trasudamericanata di oggi su Finzioni parla olandese.

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