Trattamento per il cancro alla prostata per chi ha problemi cardiovascolari

Creato il 12 luglio 2012 da Laprostata @espriweb

Negli ultimi anni si è visto come buona parte dei pazienti con problemi cardiovascolari, che si sono sottoposti ad un trattamento per il cancro alla prostata, si è pentita di aver affrontato tale terapia. Oggigiorno sono diversi i trattamenti utilizzati per combattere il cancro alla prostata (prostatectomia, che consiste in un intervento chirurgico, radioterapia esterna, brachiterapia o radioterapia interna, deprivazione androgenica primaria), ma tutti comportano vari effetti collaterali da non sottovalutare. Spesso queste terapie danno vita a problemi urinari e di impotenza che fanno spesso cadere i pazienti in depressione.

Coloro che soffrono di problemi cardiovascolari, inoltre, tendono ad incorrere in problemi intestinali che, nella maggior parte dei casi, li porta a pentirsi di essersi sottoposti ad una terapia. Per molti di loro sarebbe stato meglio monitorare regolarmente la loro situazione medica, senza ricorrere necessariamente ad una terapia, soprattutto in presenza di tumori non molto aggressivi. Questo perché il potenziale beneficio del trattamento è relativamente piccolo per gli uomini con un’aspettativa di vita breve e con problemi di salute già importanti.

E’, quindi, necessario prendere in considerazione anche le malattie cardiovascolari quando si valuta la possibilità di sottoporre o meno un paziente con cancro alla prostata ad un trattamento. I malati, inoltre, devono essere messi al corrente dei possibili effetti collaterali a cui potrebbero andare incontro scegliendo di seguire una terapia. Lo scopo della ricerca medica è quello di migliorare le condizioni di salute dei pazienti e non peggiorarle.