In modo del tutto inaspettato e quasi surreale, lo scorso martedì mi sono ritrovata ad ammirare Venezia. Una cosa improvvisata, veloce e solitaria. Da qualche tempo sogno segretamente una vacanza da sola, in cui perdermi letteralmente macchina in spalla.
Questa è stata più una toccata e fuga, poco tempo per l'esplorazione, per il lusso di perdersi ma mi è bastata per assaggiare un po' di libertà. Di quella che ti fa sentire piena di energia, in periodi in cui tutto sembra andare per un verso poco fantasioso e senti il bisogno di staccare la spina e perché no? Ritrovarsi in un posto da sogno!
Una finestra affacciata su Piazza San Marco, con l'acqua e il suo dolce rumore a dividerci. I primi sandali della stagione che non mi ricordavo facessero così male e a fine serata mi sono ritrovata a piedi scalzi sul pavimento ancora rovente. Certe situazioni in cui non sai, non pensi di essere all'altezza ma alla fine te ne freghi e vada come vada. Sorriderò pensandoci tra qualche ora. La bellezza pazzesca, esagerata davanti ai miei occhi. Non me la ricordavo così, sarà l'entusiasmo.Sbirciare dentro ad ogni palazzo in cerca di riparo dal sole e trovare piccoli grandi tesori più o meno custoditi e lo sguardo complice di chi non si vuole arrendere al fatto che le cose debbano andare sempre meglio all'estero che qua. Qua che c'è chi si sente quasi sopraffatto e allo stesso tempo orgoglioso da tanta ricchezza e chi cammina ad occhi chiusi, fregandosene. Il blog che mi accompagna ogni giorno, anche quando non sono davanti al portatile.Un appuntamento al Ponte di Rialto che ci giro intorno e non riesco a trovare neanche fossi a New York City e alla fine incontrasi senza a farlo apposta davanti ai svedesi della moda, per una stramba coincidenza, giuro. Il tempo di una cena che sembra volare neanche fosse un caffè, a parlare di viaggi, di aspettative, di se non ora quando, della vita. Che in queste poco più di trentasei ore mi è sembrata così... viva! Un selfie (ok, tanti selfie sperando che uno tra tanti sarà instagrammabile) in una scintillante Piazza San Marco per immortalare il momento e un arrivederci alla prossima volta.
Prendere il traghetto per ritornare in quella che a me piace chiamare ogni volta casa, anche se per poco, fa nascere l'idea che chissà, magari per qualche strano caso lo sarà. Poterla ammirare in una veste diversa, forse quella a lei più congeniale, dall'acqua. Impegnandomi a non perdere ogni singolo dettaglio, luce, passante. Ad ogni viaggio si scopre un po' del posto ma molto più di sé. Delle proprie infinite debolezze e forze. Sognare è decisamente il mio sport preferito. L'unico che riesco a praticare anche fuori casa ;)!
Erika