Travis Banton e Marlene Dietrich
Ho sempre adorato i film di Fred Astaire e Ginger Rogers sia per le trame squisitamente leggere che raccontano di un mondo dove nulla di brutto può accadere, che per i costumi sempre perfetti ed elegantissimi. La stessa sensazione mi è stata regalata da un vecchio film scoperto per caso: Mancia competente (leggi post), dove i costumi raccontano un'eleganza antica, forse mai realmente esistita.Mancia competente 1932
La curiosità riguardo al fautore di tanta bellezza è stata immediata, così sono partita con le ricerche. Mr Elegance è Travis Banton, nome tutt'altro che sconosciuto agli intenditori, capo costumista alla Paramount Pictures e giustamente considerato tra i più importanti costume designers nella Hollywood degli anni '30, periodo magico in cui il compito di un film era quello di far sognare la platea.
Il costumista aveva un ruolo fondamentale e per certi versi era equiparato a una vera e propria star, la bellezza degli abiti indossati nel film era un elemento importante per la pellicola, quanto la trama e gli attori. Migliaia di donne sognavano ad occhi aperti ammirando la star di turno e, quando le luci si riaccendevano, ne desideravano il guardaroba, conferendo ai costumisti il potere di influenzare pesantemente le tendenze della stagione.
I costumi hollywoodiani erano di gran lunga più chiassosi dei modelli "ufficiali" parigini e nulla avevano a che vedere con la reale moda del momento, ma erano ricchi di creatività.
Clara Bow in "It" 1927 e Rita Hayworth in "Cover girl" 1944
La preparazione di un film richiedeva molti mesi di lavoro, per questo motivo Banton e colleghi non potevano vestire le attrici all'ultima moda, con il rischio di trovarsi poi con una star dal guardaroba superato, per questo era meglio non seguire le tendenze ma inventarne di sana pianta, facendo affidamento solo sulla propria fantasia.
Questo fenomeno portò presto a un interscambio tra moda di celluloide e moda europea, tanto che molti grandi magazzini americani crearono appositi reparti "Cinema" con riproduzioni a buon mercato degli abiti sfoggiati nei film di maggiore successo.
Marlene Dietrich in "Shangai express" 1932
Leggendaria resta l'intesa tra Banton e Marlene Dietrich, per la quale creò i famosissimi tailleurs di taglio maschile, che si rivelarono preziosa fonte d'ispirazione per la moda "vera", Yves Saint Laurent in primis.
Marlene Dietrich in "Desire" 1936