Tre anni fra dolcezza, entusiasmo ed affermazione

Creato il 12 novembre 2014 da Mamma In Oriente

Mi sembra ieri che ho scritto il post dei due anni ed un altro anno è già volato via.
L’ho riletto ora prima di iniziare e mi sono emozionata di nuovo.
Mi piace scrivere di te il giorno del tuo compleanno raccontando come sei ed i tuoi cambiamenti e vorrei che diventasse una tradizione.
Mi è piaciuto soprattutto, ieri, prendermi un po’ di tempo solo per fotografarti.

Forse non lo facevo proprio dall’anno scorso, riservandoti solo qualche scatto al volo durante i nostri viaggi. Devo farlo più spesso invece. Per lasciare un ricordo indelebile di questi momenti che non torneranno più. Passa in fretta il tempo e mai come con te desidero che non passi. Perché impazzisco per le tue espressioni da bimbo e non mi stanco mai di guardarti. Mi dicono che poi molto si dimentica. E allora io provo ad imprimerla questa tua vita di bambino con le mie immagini. Con lentezza e con il mio sguardo attento dietro all’obiettivo per cogliere la tua essenza.

E anche con le parole per potere rileggere un giorno quello che avrò dimenticato o quello che ho vissuto accanto a te.

Sei cresciuto tanto dall’anno scorso, fisicamente e nelle tue abilità. Ami essere indipendente in tutto, anche quello che un bimbo della tua età non potrebbe fare. Proprio due giorni fa hai imparato a toglierti la maglietta da solo ed ora è una lotta tenerti minimamente vestito. Sei sempre nudo. Ami sentirti libero!

Ti è rimasta un’infinita dolcezza, quando mi guardi con i tuoi occhioni e la tua bocca a cuore. Quando rispondi con un “cì” al posto del “sì” con una vocina dolce dolce che uno ti mangerebbe di baci solo per quello.

Hai imparato benissimo anche il no, gridato puntando i piedi e sbattendo contro il corpo le braccia piegate come a chiudere un paio di forti ali. Impossibile farti cambiare idea quando decidi che è no. Sei diventato anche dispettoso con me , tuo padre e tuo fratello, ogni volta che ti escludiamo da un discorso o che siamo occupati o con gli occhi sul computer o sul telefono. Non esiti a toglierci di mano l’oggetto che gli ruba attenzione o a darci una bella botta a tradimento. Vuoi essere sempre al centro come tuo fratello. Una bella lotta fra voi con noi che cerchiamo continuamente di riportare la calma. Tuo fratello continua a tormentarti per la gelosia e tu sei diventato furbetto e a volte gridi come se ti stesse strozzando anche se solo si avvicina a te. Smetti i tuoi pianti disperati solo nell’istante stesso in cui lo sgridiamo. Come un grande commediante. Continui a cercare e seguire tuo fratello come il tuo eroe, ma sono ancora troppo pochi i momenti di pace fra voi.

E’ sempre più chiaro che vi amate, ma non avete ancora trovato il vostro equilibrio. Tu poi, nonostante tu sia il più piccolo e quello più colpito fisicamente, ne esci quasi sempre vittorioso perché hai un carattere forte e torni a sorridere subito senza recriminazioni e frustrazioni. Solo una cosa ti getta nella disperazione: quando io e tuo padre ti sgridiamo o ci arrabbiamo con te. Allora piangi tanto e rimani dove sei finché non ti chiediamo di fare la pace. Allora vuoi essere abbracciato stretto mentre il tuo respiro si normalizza e cessano i singhiozzi.

Ci hai rubato il cuore.

Se penso che avevo paura che tuo padre non ti amasse come tuo fratello…. Ora, quando lo vedo sciogliersi per te, capisco quanto sono stata sciocca.

Hai saputo conquistarti tutti con quell’insieme di sguardi dolci e da furbetto.

Dai soddisfazione a tutti. Ti mostri ai nonni su Skype con piacere e cerchi di comunicare con tutto il corpo. Parli al telefono pur non pronunciando parole. Perché sì, hai 3 anni, ma ancora parli poco. Noi ti capiamo benissimo tanta è la tua mimica e forse per questo non impari una nuova parola italiana da quando siamo tornati dalle vacanze estive. Sei tutto concentrato sull’inglese perché vuoi che ti capiscano anche a scuola ed hai visto che comunque ti comprendiamo anche noi. Ami pronunciare “two” e tutti gli altri numeri diventano “no two”. Ci sorprendi chiamando le cose in inglese nonostante noi a casa parliamo solo italiano.

Vai all’asilo con un entusiasmo che non ho mai visto in nessun altro bambino. Anche se ti ho svegliato 10 minuti prima ed hai ancora gli occhi semi chiusi, appena senti il rumore del pulmino ti precipiti a prendere il tuo trolley e vai verso la porta. Un piccolo ometto indipendente di 3 anni.

D’altronde l’entusiasmo ti accompagna in tutto quello che fai. Qualsiasi cosa ti viene donata, anche una matita o una piccola cosa, rimane nelle tue mani tutto il giorno e viene appoggiata accanto ai tuoi cuscini quando dormi per molto giorni.
I tuoi due cuscini non li hai ancora abbandonati. Devono esserci nel tuo letto, nel divano mentre guardi un filmino e mentre bevi il latte. Acconsenti ad averne uno anziché due solo durante i viaggi. Quanti chilometri hanno già fatto con te! Tu che sembri nato per andare a conoscere il mondo ed hai consentito a mamma e papà di ritornare alla loro passione dopo che la destabilizzazione nello spostarsi di tuo fratello li aveva fatti fermare.

Ti piace esplorare, trovi qualcosa di divertente da fare ovunque e ti adatti senza problemi ad ogni cambio di ritmo delle tue giornate.

Ami la musica e passi ore ascoltando le canzoncine e cantandoci sopra, evidenziando con il tono le parole che riesci a pronunciare. “Star” è la tua preferita.

Hai corso il rischio di passare questo tuo compleanno ammalato. Un grande spavento per la tua mamma che durante un risveglio notturno la scorsa settimana, ha sentito che non riuscivi più a respirare. Ho sentito in quel momento tutta la fragilità della nostra vita e tutta l’angoscia di non riuscire ad aiutarti. Proprio la tua canzone preferita ti ha aiutato a ritrovare almeno la calma nell’attesa che arrivasse papà per portarci in ospedale. Sei stato un bimbo modello per le prime 24 ore sopportando tutto quello che ti hanno fatto senza piangere. Ti tremava il labbro mentre ti facevano il prelievo, ma non hai ceduto alle lacrime. Poi però ti sei attaccato al mio collo ed ho sentito il tuo petto che sussultava contro il mio per i tuoi singhiozzi senza suono.

Abbiamo passato 48 ore senza quasi staccarci in quel letto d’ospedale, sempre mano nella mano. E mi facevi sentire continuamente che ti ero necessaria per affrontare tutto ed ho sentito ancora di più che per un figlio una madre può spostare le montagne e non sarà mai senza forze.

Poi ho chiesto che ci mandassero a casa perché eri stanco delle continue incursioni delle infermiere. Erano arrivate le lacrime e la disperazione appena entravano. Ci avevano detto che probabilmente la fase acuta doveva ancora arrivare e che saremmo forse dovuti tornare in ospedale dopo qualche giorno, ma tu il giorno dopo già saltavi felice, dormivi e mangiavi.

E così oggi potrai festeggiare a scuola con i tuoi compagni, soprattutto con Pete che nomini almeno 50 volte al giorno. Con impegno ieri mi hai voluto aiutare a preparare la torta ed hai dipinto le borsine di carta con dentro i pensierini da portare.

Non importa se poi le ha dovute finire mamma perché eri stanco e non avevi fatto il tuo riposino pomeridiano.

E’ stato bello fare qualcosa di speciale con te e mi sono ripromessa di farlo più spesso.

Hai coccolato e controllato le tue borsine per tutto il resto della giornata e stamattina hai voluto caricare tu, sul pulmino, la grande borsa che le conteneva.

Il mio augurio per te oggi è proprio questo: che ti rimanga sempre l’amore e l’entusiasmo anche per le piccole cose.

Che ti continuino a brillare gli occhi per qualsiasi avvenimento, piccolo o grande che sia.

Buon compleanno amore mio.


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