By Lucia Scarfò
TRE GIORNI E UN BAMBINO di Abraham B. Yehoshua
Creato il 05 luglio 2013 da Scarabocchiarte @scarabocchiarte
Al protagonista di questo racconto succede una situazione angosciosa, dovrà tenere con se per tre giorni il figlioletto della donna che ha amato, ha lasciato e non ha mai dimenticato. Saranno giorni difficili, costellati da amore e sentimenti di vendetta nei confronti del piccolo. Il personaggio sarà pigro, indifferente, negligente anche quando il bambino si ammalerà di una febbre altissima, non farà nulla per curarlo. Tra vari flashback verrà ripercorsa la storia d'amore dei due giovani, lui laureando in matematica penserà alla sua amata in momenti convulsivi di atmosfere particolari. Nel frattempo vivrà un rapporto sterile con un'altra donna della quale scriverà: " tra noi non c'è amore, ci comprendiamo a meraviglia. I nostri sguardi si incontrano e passiamo subito oltre.Tanta è la pietà che abbiamo l'uno per l'altra”. Le donne in questo racconto sono presenti nella loro aura leggiadra, mai fisicamente, solo attraverso le frasi ed i vari ricordi del protagonista. Il bambino volente o nolente gli cambierà la vita. Tre giorni, solo tre giorni basteranno per capovolgere un' universo piccolo quanto in apparenza intoccabile. Questo racconto è stato scritto nel 1965 cioè prima della rivoluzione morale portata dal ’68, gli attori di questo libro non si muovono in una realtà con una mentalità emancipata, anche se sembra introdurla, si tratta pur sempre di un uomo del 1965 che accetta, seppur a malincuore e per poco tempo, il figlio di un altro uomo continuando ad amare perdutamente la donna, e il riconoscere tratti somiglianti di lei, nei gesti del bimbo gli procura tale dolore, da spingerlo ad odiare quasi, questo piccolo esserino, in balia di un uomo immaturo egoista e superficiale.Può la paternità o presunta tale far maturare un uomo? E' il tema centrale, il fulcro, la teoria che elabora questo racconto di 90 pagine. Sembra così ordinario nella sua logica lucidità. Il bambino che il protagonista odia perché non è suo figlio, ma di un' altro uomo, che somiglia in modo straordinario alla madre e che lui lascerà in pericolo ogni volta che ne avrà occasione, per metterlo e mettersi alla prova. La prova di maturità. Si diventa uomini quando nasce un bambino? Si gioca con l'istinto paterno non insito nell'uomo. Ci si lascia travolgere dai sentimenti ammorbidendo la parte canonica. I peccati dei padri ricadono sui figli. La colpa di questo bambino di tre anni è quella di essere figlio della donna che lui ama ancora. La fine, l'elaborazione di un amore, avviene per vie traverse non sempre lineari.
By Lucia Scarfò
By Lucia Scarfò