Si comincia con la musica. Morandi canta “Dio come ti amo” e “Gli uomini non cambiano”. Chi non ha ascoltato l’ultima serata di “Sanremo Gran Casinò” non può saperlo, ma Gianni ci ha copiato, perchè anche noi sabato scorso abbiamo aperto con la versione finlandese della canzone di Mimì, cantata niente popò di meno che da Paula Koivuniemi. Esattamente come è ricalcata dal nostro Enrico Maria Mughetti l’idea di cominciare nominando un elenco di defunti che nemmeno “La vita in diretta”. Per non parlare delle finte copertine di riviste portate in scena da Rocco Papaleo, prese pari-pari dalle nostre (andate a verificare nei post delle settimane scorse, se non ci credete).
Insomma, Dottoressa Lei, se non l’ha capito ci stiamo candidando all’organizzazione dell’edizione 2013. Costiamo molto meno, facciamo le stesse cose, peraltro con molta più autoironia.
Ore 21.03
L’Ivanka è ceca di nazionalità e cieca di vista, considerando che non riesce nemmeno a leggere il gobbo. Per non parlare della sua dizione da marciapiede di parcheggio camionale.
Comunque.. Entrano Chiara Civello e Shaggy che dovrebbero cantare “Io che non vivo”, ma qualcuno si è dimenticato di avvisare il rapper, il quale attacca a sputacchiare nel microfono “Boombastic”, l’unico pezzo che evidentemente conosce. Un po’ come fa Viola Valentino con “Comprami”, insomma. Poi comincia il pezzo di Donaggio ma si vede benissimo che di cantare a Shaggy non interessa proprio; lui pensa solo a come fare per attaccare la Civello al muro e possederla in diretta nazionale. Del pezzo non gliene può fregare di meno. E probabilmente la Civello chiude qui la sua carriera italiana appena iniziata. Voto: 2
Ore 21.20
Oddio. So che non si può parlar male di Goran Bregovic, perché si rischia di far la figura degli ignoranti incolti e anche un po’ xenofobi. Ma questa versione di “Romagna mia” di Samuele Bersani è da ultima ora ai matrimoni, quando restano al ristorante solo i più ciucchi. E a giudicare da come fa il controcanto, la signorina con una fioriera in testa deve essersi scolata almeno due fiaschi. Voto: 3
Ore 21.33
Un momento degno dei Grammy. Nina Zilli e Skye cantano Tony Renis. Sono belle, vestite come meravigliose bomboniere da sera, hanno classe, cantano alla grande. Insomma.. cerchiamo di tenerle a mente nelle ore a venire. Almeno penseremo che questa serata ha avuto un senso. Voto: 8
Ore 21.45
A vederlo in faccia Al Jarreau dimostra tutti i 427 anni che ha. Ma quando inizia a cantare il suo timbro, la sua intonazione ed il suo stile sono ancora senza tempo. E anche Silvia Mezzanotte ne esce rivalutata, e svuotata una volta tanta di quel retrogusto solito da brava interprete di mediocre orchestra di ballo liscio. Il pezzo è bellissimo, l’atmosfera non stenta a crearsi. Voto: 9
Ore 21.55
Premetto che fino ad ora ignoravo chi fosse questo Gary Go che arriva sul palco con Emma di Maria. Su wikipedia ho scoperto che è il figlio di un produttore del Muppet Show, e in effetti guarandolo meglio mi rendo conto che avrei dovuto accorgermene subito: la somiglianza con Kermit la rana è fortissima. Interpretazione de “Il Paradiso” senza infamia senza lode. Tutto a posto, ma nulla che valga la pena di essere riascoltato. Voto: 6
Poi i due cantano un estratto dal brano di successo di lui, e mi si illumina una lampadina: la musica d’attesa del servizio clienti Vodafone!!! Ma nemmeno questa rimembranza proustiana da riflesso telefonico condizionato mi convince a mandare un sms.
Ore 22.05
Arisa sale sul palco con un cantante non vedente. Dicono sia Josè Feliciano, ma io non ci credo mica. A me sembra più Aleandro Baldi molto invecchiato rispetto ai tempi di “Non amarmi”.
La canzone però è ancora fortissima adesso, oltre quarant’anni dopo, e lei canta benissimo, è davvero intensa. Sembra addirittura bella. O forse la buona musica sta facendo perdere la vista pure a me. Voto: 9
Ore 22.22
Gianni Morandi balla il walzer con Federica Pellegini e intanto parlano dei tatuaggi di lei. L’intervista alla campionessa è così avvincente che vien voglia di affogarla. Tra l’altro la somiglianza con Emma Marrone è notevole, sembrano quasi la stessa persona. Il portamento e la leggiadria nel ballo, invece, sono ispirati a Maria De Filippi. Voto: 3
Ore 22.37
Francesco Renga urlacchia “Il mondo” nel suo consueto stile da Giorgia col pisello e si dimentica di aver un ospite straniero. Sergio D’Alma è anche bravo, una bella voce roca, ma quello che esce fuori solo una versione da karaoke ben fatto. Neanche una mininma emozione. Voto: 4
Ore 22.52
Gianni Morandi cerca di riparare alla gaffe di ieri ed esclama “Io amo i gay!”. Sarà un caso, ma un attimo dopo entrano in scena PierCarone di Maria, Lucio Dalla e un ragazzotto straniero conosciuto una domenica pomeriggio in sauna. La musica napoletana è sempre la migliore, e “Anema e core” è un capolavoro assoluto. Ma in quanto tale meriterebbe più rispetto. Non che sia venuta male, per carità. Ma se sei nato in Danimarca non puoi proprio riuscire ad entrarci, in una canzone così straordinaria. Voto: 7 (loro meriterebbero 4, ma ad “Anema e core” di meno non riesco a dare. Mai).
Ore 23.03
Tu pensa la vita. Puoi essere una leggenda del rock come Brian May e arrivare a Sanremo per accompagnare alla chitarra Irene Fornaciari. Alla fine dell’esecuzione la Saccarina si mette a piangere, e fa bene. Probabilmente anche a lei, come a noi tutti, dispiace per il povero May. Voto: 7
Ore 23.22
Un’altra leggenda del rock. Se posso permettermi, meglio assai dell’ex chitarrista dei Queen. Patti Smith canta meravigliosamente “Impressioni di Settembre”. Indossa un completo maschile, giacca doppiopetto e cravatta. Al suo confronto, il barbuto leader dei Marlene Kuntz è un’esplosione di femminilità. Voto: 10
Ore 23.38
Passare da “Because the night” di Patti Smith a “La foca” di Papaleo è come guardarsi nudi allo specchio dopo aver incontrato Rocco Siffredi nelle docce della palestra. Fa pensare che la vita può dare tutto ad alcuni e lasciare a secco gli altri. Voto: 2
Ore 23.45
Già prima che la Bertè e D’Alessio comincino a cantare “Almeno tu nell’universo” ho un attacco di panico al terrore di ciò che potrà accadere. In tre non azzeccano una nota. Sguaiati, stonati, scoordinati. Macy Gray è l’erede di Whitney Houston. Sì. ma solo. nell’alcolismo.. Si presenta sul palco ubriaca fradicia. Mi spiace un sacco per Gigi, che potete dire quello che volete, ma almeno è un professionista serio.
Se anzichè un brano in gara fosse un quadro, questa scena si intitolerebbe sicuramente “Tre Martini di troppo”.
Comunque la canzone è talmente grane che va bene anche così E il dolore di Loredana è più efficace della sua interpretazione. Persino cantato male, il brano resta comunque un pugno nel cuore. Voto: 8
Ore 00.05
Noa esce dal camerino del Teatro Ariston in cui sta chiusa tutto l’anno per uscire solo durante una sera del festival. Canta “Torna a Surriento” con Finardi che la reinventa in chiave rock. Se la tira da guru della musica ma non l’ha ancora capito, che le canzoni napoletane vanno lasciate esattamente come sono, altrimenti si fanno solo danni. Voto: 4
Ore 00.19
Dolcenera non ha capito una cosa. Non è che se prendi una canzone meravigliosa, un caposaldo della storia, un manifesto generazionale, rimane bella indipendentemente da tutto e tu puoi permetterti di massacrarla come ti pare e piace. Il rapper con lei prima sembra essere scappato spaventato degli urli, poi entra negli ultimi venti secondi e fa la figura di uno che passa da lì per caso. Voto: 2
Ore 00.25
Cosa ha fatto il tempo alla voce di Sarah Jane Morris? Me la ricordavo potente, intensa, affascinante. Ora sembra uno di quei travestiti che una volta imitavano lei. Noemi guadagna moltissimo da questo confronto. Ma quasi quasi comincio a pensare che avesse ragione la vedova Battisti a non voler cedere i diritti di esecuzione. Voto: 5
Ore 00.43
Bene.. ora che tutti hanno cantato, finalmente la gara può cominciare. In fondo… ormai sono talmente pochi gli italiani che hanno un lavoro a cui recarsi domani che Sanremo può tranquillamente sfociare nel pigiama-party. E poi mi criticavano il Pippo Baudo perchè dicevan che era lungo….
Ore 00.55
C’è la pubblicità, e devono ancora cantare i Marlene e la Saccarina. Inutile aspettare. Tanto sappiamo che a passare saranno le due coppie che hanno già cantato.
Perchè delle quattro canzoni sono in fondo le meno peggio, e perché qui al Festival di sorprese non ne succedono mai.
Insomma.. Perché Sanremo è Sanremo.