Buongiorno a tutti amici ed amiche books addicted!
é successo per sbaglio, ovvero senza alcuna premeditazione. Faccio zapping sul divano, capito su Sky Atlantic e penso "guardiamo un pò se trasmettono qualche nuova serie tv degna di essere seguita".
Avevo appena concluso l'ultima stagione de "Il trono di spade", ero in una crisi d'astinenza terribile da Tyrion Lannister, ed avevo voglia di una storia accattivante. Di quelle che non puoi smettere di seguire, insomma. Così vedo la scritta "the Leftovers".
Clicca su "Trama" Elena, presto presto dai.
Da quel momento è semplicemente finita.
adattamento dal romanzo Svaniti nel Nulla di Tom Perrotta
Ideatori: Damon Lidelof e Tom Perrotta
Produzione: HBO - USA 2014 - In Italia in onda su Sky Atlantic
Cast: Justin Theroux, Liv Tyler, Amy Brenneman
é un caldo pomeriggio assolato, un pomeriggio fatto di bambini che corrono felici a scuola, visite mediche, incontri con gli amici o una semplicissima spesa al supermercato: è la vita che scorre, nella sua routine, nella sua solita frequenza. Poi, improvvisamente, il 2% della popolazione di ogni stato su questa terra, scompare: con banalità le persone si dissolvono, spariscono dalla loro stessa vita, lasciando un vuoto incolmabile dentro quelli che restano. Nessuno sa cosa sia davvero accaduto, nessuno ne conosce la ragione.
Alcuni combattono il vuoto della dipartita unendosi ai Colpevoli Sopravvissuti, la setta della Memoria. Altri affrontando un mondo che non possono più capire cercando soltanto di sopravvivere al dolore, sopravvivere alla perdita, sopravvivere alla banalità di una vita che ti da tanto e che poi, improvvisamente, ti toglie tutto.
Arriviamo ora ai tre motivi per cui, secondo la sottoscritta, non potete perdervi The Leftovers:
1) La storia è vera e propria potenza. Il 2% della popolazione che scompare nel nulla, come risucchiato in un'altra dimensione, lontano da casa. Il dolore straziante di chi rimane, incapace di accettare l'improvvisa dipartita perchè inspiegabile e violenta. Famiglie spezzate, genitori separati dai propri figli, storie d'amore bruscamente concluse a seguito dell'evento che nessuno può capire. L'evento che tutti vogliono dimenticare. Per tornare a star bene, per andare avanti. é qualcosa di irreale, certamente, una storia che non ha fondamento logico. Ma trasmette emozioni ed è densa di spunti di riflessione.
2) La colonna sonora. Ho apprezzato le scelte musicali di HBO, sin dai tempi di True Blood quando Bad Things di Jace Everett, When I die dei The Heavy o Bad Things dei Black Rebel Motorcycle Club aiutavano a guardare ogni episodio fino all'ultimo titolo di coda. Ma con The Leftovers abbiamo raggiunto un livello ancora più alto: la musica è strumento, l'attore che non c'è, il mistero e la sacralità. Dalle composizioni di Max Richter, al delirio dei Fuck Buttons, passando per il mood più sconsolato di James Blake: una colonna sonora incredibilmente bella, da ascoltare e riascoltare nuovamente.
[Non riesco davvero a smettere di ascoltare questa canzone!]
3) La sigla d'apertura. La cappella Sistina di Michelangelo, diventa simbolo dell'improvvisa dipartita. Il dolore della perdita, la rabbia, l'impotenza di chi rimane con i piedi ben ancorati a terra e vede la propria famiglia sparire. Accompagnato da una colonna sonora, anche qui, incredibile, è una delle sigle più significative che abbia mai visto.
Insomma amici: provare per credere. Dall'interpretazione convincente di un cast di tutto rispetto, alla colonna sonora alla potenza di una storia che già da sola è terribilmente rock, tutto in questa nuova serie tv grida di essere visto. Speriamo che la prossima stagione confermi le aspettative.
Buona giornata amici e buona fortuna a tutti!