Puglia, gennaio 1943. Elisa ha diciotto anni, è una ragazza semplice e vive con il padre Vito e il fratello maggiore Antonio. La sua vita è scandita da una monotonia triste e a volte spaventosa: razioni insufficienti, sottomissione agli uomini di casa, rappresaglie delle Camicie Nere e bombardamenti alleati. Non sa cosa siano il mare, la libertà, l’amore, eppure la sua vita sta per cambiare. L’incontro con un uomo misterioso getterà ombre e dubbi sulle convinzioni della comunità del paese e su quelle di Elisa, sui suoi legami familiari. Anche la ragazza però cela un segreto: esso potrebbe rappresentare la fine dell’unica speranza che si affaccia all’orizzonte. In un romanzo che ha il sapore di sole e calce, terra e pane nero, la vita rincorre e sfida gli orrori della dittatura e dei campi di concentramento, spera nelle attività antifasciste e incassa le perdite. La storia di una ragazza che, costretta dalla guerra, dall’odio e dall’amore, diventa donna. Il ritratto di un’Italia che non c’è più. La coscienza degli eroi dimenticati che, con il loro contributo, hanno fatto grande la Storia.
Disincantata per il recente fallimento del suo matrimonio e per l’età che avanza, Paola inizia a fantasticare su un bellissimo giovane che incrocia ogni giorno al parco del paese in cui si è trasferita da poco. Nella sua immaginazione, tutto si ferma al mistero e al distacco, al cliché dello sconosciuto, al conforto che un desiderio non può deludere se non si avvera: all’accontentarsi. Ma l’intraprendenza del ragazzo, una danza al lago e un incontro nella bruma della sera la costringono a rimettersi in discussione: i sogni sono davvero così consolatori? Il rischio non intriga più della certezza? Attraverso la foschia, gli alberi del parco appaiono come confusi grovigli di rami, tanto che persino lo sguardo ci resta impigliato...
Una pioggia di schegge stermina il popolo dell’isola di Turios. Si salvano Bashinoir, gravemente ferito, sua moglie Lil e la sacerdotessa Miril. Vorrebbero dare degna sepoltura ai propri cari, ma i cadaveri sono scomparsi. L’unica speranza di salvezza risiede nelle protezioni magiche del Tempio. Tuttavia devono far fronte a minacce oscure. Un’ombra infesta i loro cuori per dividerli e distruggerli. I loro corpi sembrano perdere sempre più consistenza. Alla vicinanza tra le due donne si contrappone il sempre più marcato isolamento di Bashinoir. Nel regno di Isk, maghi e consiglieri devono sottostare all’insaziabile ingordigia di sesso, guerra e potere di re Beanor. L’ultima delle sue giovani mogli, tuttavia, non si dà pace per la libertà e l’amore perduti. Potranno i giochi e gli inganni sotto le lenzuola essere la chiave di svolta di una guerra millenaria?
“Le donne sono una vite su cui gira tutto” diceva Oblonskij, il fratello di Anna Karenina. Madri, mogli, amiche, confidenti, lavoratrici. E proprio le donne che lavorano sono il tema della nuova antologia firmata dalle Emme. La guardia carceraria di Maria Teresa Casella, la governante peruviana di Olivia Crosio, la marketing manager di Angela Cutrera, la precaria di Francesca Di Raimondo, la disoccupata di Flumeri&Giacometti, la freelance di Giovanna Gallo, l’impiegata di Paola Gianinetto, la suffragetta di Viviana Giorgi, la donna in carriera di Sergio Grea, l’architetto di Laura Randazzo, le mamme di Mara Roberti, la centralinista di Elena Taroni. Storie di donne e lavoro, storie a lieto fine. Perché a volte la felicità è proprio dietro l’angolo. Anzi, dietro la porta di un ufficio.
Vi segnalo anche che quest'ultima antologia sarà presentata al Salone del Libro di Torino il giorno venerdì 9 maggio alle 14 e questo è il link dell'evento: http://www.salonelibro.it/it/programma/venerdi-9/details/5471-Buon-lavoro-Con-le-Emme.html