Il picco è stato registrato fra le 20.00 e le 21.00 e già dalla tarda serata vi è stato un vistoso calo dell’energia, come riferito anche dal centro INGV di Catania.
Le amministrazioni locali ed i singoli cittadini sono infatti costretti a spazzare, raccogliere continuamente con costi altissimi perché lo smaltimento prevede procedure particolari.
Per questo motivo il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta ha proclamato lo stato di calamità naturale ed ha chiesto al Governo nazionale di fare la stessa cosa. Nessun pericolo, al momento, per la popolazione.
Le nuvole di cenere si sono dirette verso il messinese e la Calabria. Attualmente sono ancora visibili sbuffi di cenere e gas e permangono lievi boati nell’area del vulcano.