Tredicesimo cap.: il patto segreto .

Da Gattolona1964

Arriviamo all’ultimo capitolo della prima parte della favola “Le fantastiche avventure di Gattolona Pasticciona”. Mi fermerò  qualche giorno per permettervi di leggere tutto il libro con calma. Vorrei che assaporaste tutti i 13 capitoli con la speranza che lo abbiate potuto stampare e averlo così sempre pronto per la lettura. Vi ricordo che questo libro è stato stampato gratuitamente nella misura di mille copie, dalla Tecnograf di Reggio Emilia. Le mille copie per un valore totale di diecimila euro, se saranno vendute tutte, sono state regalate alla ass.ne onlus Giovani Sorrisi, che si occupa di esaudire i desideri ed i sogni di un gruppo di bambini oncologici e leucemici. Spero di poterlo ristampare in seconda edizione con editore a livello nazionale, per fare in modo che venga distribuito in tutta Italia, cosa che non mi è stata possibile dal momento che la gentile e generosa Tecnograf è una stamperia o tipografia.

Ci sedemmo tutte e quattro attorno ad un tronco d’albero che usammo come tavolino per i nostri discorse eravamo già complici ed amiche per la pelle, cioè volevo dire per il pelo. Facemmo il giuramento solenne gattesco che mai e poi mai nessuna di noi avrebbe rivelato ciò che stavamo per dirci, altrimenti, avremmo perso all’istante il nostro fantastico pelo e ci sarebbero cadute le orecchie. Questa era la punizione per chi rivelava un segreto, non rispettava un patto stabilito, oppure ..e questo era ancora peggio, chi tradiva un altro gatto. Le tre gattine anche se piccole, conoscevano benissimo il codice d’onore dei gatti e le regole stabilite dalla notte delle notti, ci prendemmo tutte per le zampe e giurammo di rispettare i segreti per sempre. Ora dovevo per forza comunicare la mia proposta, sperando ardentemente che l’accettassero e che potesse piacere a ognuna di loro. “Ebbene” dissero tutte insieme con aria da vere gatte adulte, “Che cosa ci proponi, se noi ti parliamo del compleanno?” “Statemi bene ad ascoltare maliziose gattine: io unica, vera, autentica Lady Gattolona Pasticciona prometto solennemente di portarvi con me nel prossimo viaggio e nella prossima terra che visiterò. Staremo sempre insieme, vivremo nuove avventure da potere poi raccontare ai bambini, questa è la prima ed ultima volta che propongo una cosa del genere ad altri gatti, ed in tutta onestà vi confesso che non ho mai fatto una proposta del genere a nessuno. “Che cosa ne dite? E’ una proposta onesta e vantaggiosa per voi?” Il cuore mi martellava nel petto mentre attendevo trepidante la loro risposta. Si consultarono solo con lo sguardo e mute muovevano solo le labbra in un linguaggio a me sconosciuto, ma familiare per loro sicuramente. Io avevo la fronte imperlata di sudore e gli occhiali appannati, la mia coda non stava ferma un attimo e si attorcigliava su se stessa, provocandomi un dolore molto acuto. Finalmente dopo un’attesa molto lunga, arrivò la sentenza e la decisione che presero di comune accordo. Fu solo Azzurrina a parlare e, per la prima volta non si pronunciarono tutte e tre in coro. “Io e le mie sorelle abbiamo deciso di accettare la tua proposta e ti riveleremo i particolari del maestoso compleanno che si terrà domenica prossima a Villa Patatona”. Lo disse tutto d’un fiato e con aria solenne da gatta adulta. Ero fuori di me dalla gioia e ascoltai tutto dal principio. “Sarà una festa spettacolare, con fuochi d’artificio, giochi, musica, regali e soprattutto ci saranno degli o meglio delle invitate molto molto speciali. Zia Speranza, Zio Gedeone, Fulmine, Amilcare, Gedeone, Tata Brunildina, Agnese, Anita, Alicetta, Miss Alessandra, gli amici di Fulmine e anche noi. Saremo vestiti con gli abiti più belli e sontuosi, che sono nascosti nell’armadio al piano di sopra”. “Ma quale armadio?” chiesi. “Non sarà quell’enorme armadio verde e giallo, che ho visto chiuso a chiave con tutti i lucchetti? Quell’ armadio misterioso del quale Fulmine non voleva assolutamente rivelarmi nulla?” “Proprio quello!” “Da lì verranno estratti anche tutti i regali che sono stati nascosti per non rovinare le sorprese di compleanno. Ci saranno torte buonissime da mangiare e palloncini che balleranno in cielo e poi..” “E poi?” Chiesi io oramai fuori di me per l’eccitazione. “Poi arriveranno, sedute su un raggio di luna allo scoccare della mezzanotte, le invitate principali della festa. “Ma chi sono queste invitate speciali?” chiesi io, ormai allo stremo della curiosità. “Non saranno le dodici Fate Imperatrici?”.“Ebbene sì, sono loro, non potevano assolutamente mancare a questa festa così importante e così attesa da tanto tempo. In questo modo potranno essere nostre ospiti e omaggiare colui o colei che compirà gli anni, con i dodici doni che porteranno. Ma chi potranno festeggiare ed omaggiare? A chi daranno i loro dodici doni? Chi sarà il fortunato o la fortunata, che riceverà questa meravigliosa e strepitosa festa? Io rispetterò la mia promessa, ma voi tre birbe confessatelo subito, altrimenti morirò dalla curiosità”. Allora si presero per mano, cioè per zampa, si avvicinarono a me accerchiandomi e con dolcezza si avvicinarono all’orecchio destro che era quello migliore, me lo sollevarono scostando il pelo e l’orecchino e con un soffio leggerissimo di voce, mi sussurrarono l’atteso nome. Di colpo, vidi tutto nero di fronte a me e con un sorriso a trentanove denti, caddi come una pera cotta tra le loro morbide faccine. O almeno credo..