Pendolari alle prese con i treni
Sono sistematici i disagi per i pendolari che gravitano sul Friuli Venezia Giulia e non esistono sistemi di rimborso. Solo il Veneto e la Lombardia li hanno messi a punto.
Un viaggiatore che utilizza il treno solo una volta ogni tanto può incappare in qualche disservizio. Se questi ultimi si ripetono spesso, a farne le spese sono proprio i pendolari, che attraverso l’abbonamento mensile pagano anticipatamente il costo del servizio aldilà della sua reale efficienza.
I risultati evidenziano che i ritardi sono ormai intollerabili e per questo alla Regione Friuli Venezia Giulia ribadiamo la stessa proposta avanzata nel 2012, che ha l’obiettivo di rapportare la qualità del servizio (leggasi anche puntualità) ai costi sostenuti dai pendolari. Chiediamo che siano previsti rimborsi nel caso di ritardi sistematici: se in un mese una determinata linea subisce 5 o più giorni critici (cioè giorni in cui, durante le ore di punta, il 25% dei treni ritarda almeno di 5 minuti), il mese successivo ai pendolari danneggiati va ridotto del 20% il costo dell’abbonamento mensile o settimanale. Per gli abbonamenti annuali, chiediamo che i viaggiatori penalizzati vengano rimborsati del 20% di ciò che hanno speso.
Ma quali sono i criteri della puntualità stabiliti tra Regione FVG e Ferrovie?
Le Ferrovie garantiscono un certa percentuale di treni in orario, variabile e se questo obiettivo non viene raggiunto scattano le penalità a loro carico. In parole povere, cioè, pagano una specie di multa alla Regione. La soglia di puntualità non è mai inferiore al 75% reale; in pratica, aldilà della tratta considerata, le Ferrovie si impegnano a far arrivare in orario almeno il 90% dei convogli che invece come detto non accade nella realtà.
Mentre noi parliamo e non agiamo nel Veneto qualcosa si muove.
Ma che cosa ha fatto la Regione Veneto?
Ha previsto con la Delibera Regionale n. 525 del 16/04/2013 (http://www.scribd.com/doc/176196714/Delibera-Reg-veneto-n-525-del-16-04-2013) un sistema di penalità (per ritardi) in base al quale poter disporre di una certa cifra da utilizzare per il rimborso ai pendolari. Le multe contro Trenitalia sono già operative da aprile 2013. Secondo le informazioni avute, la Regione Veneto ha fissato dal 12% al 50% il bonus da riconoscere ai pendolari in caso di ripetuti ritardi.
Da noi invece si ostina a non multare correttamente Trenitalia e a non dare risposte ai pendolari che ingrassano i conti del trasporto pubblico: per coloro che tutti i giorni viaggiano in treno per lavoro o studio il viaggio è spesso un calvario. Nel complesso, quasi un quarto dei convogli utilizzati dai pendolari in arrivo nelle stazioni del FVG ritarda da 5 a 35 minuti.
Se Trenitalia non è in grado di organizzarsi meglio per fronteggiare le criticità, o di garantire sui propri treni condizioni di sicurezza e almeno un minimo di comodità e puntualità, se non riescono a fornire un servizio affidabile, che almeno siano sanzionati con multe più pesanti e queste siano ridate ai pendolari e ai fruitori del servizio, ma restiamo in attesa del nuovo contratto di servizio tra Trenitalia e la Regione FVG che speriamo conterrà standard più severi a tutela degli utenti che ricordo in questo momento sono trattati come merce di scambio alla stessa stregua di animali mandati al macello.