La vita per noi padani è dura, anzi è durissima, far parte della padania non è per tutti e questo lo rivendichiamo da anni. Purtroppo oltre ad essere persone esperte nel maneggio della bestemmia e nel gioco delle carte, siamo anche persone dal cuore grande per questo non ci stacchiamo dal resto dell’Italia perché sappiamo che senza di noi la baracca non reggerebbe. Avere un cuore grande tanto quanto una casa è una fatica, per colpa di questa nostra infinita generosità ci troviamo spesso a fronteggiare difficoltà e noie dovute al resto della popolazione non padana. Si sa, se fosse per noi mureremmo tutti i confini, nessuno dovrebbe andare più giù del Po e tanti saluti, noi vivremmo nel nostro micromondo felici e contenti. Però non va così, il mondo ci vuole globalizzati, tutti uniti, tutti alla portata di tutto, allo stesso tempo ci vuole anche cattivi e rabbiosi perché un mondo di gente felice e appagata sarebbe un mondo di merda, a tal proposito qualche comunistaccio e di sicuro terrone ha creato trenitalia.
Trenitalia è la nemica acerrima di tutti quelli che hanno una vita sociale al di fuori del treno, ti fa venire male al fegato e la gente normale quando sale in treno diventa scema, sarà l’aria viziata, sarà quell’aroma di cesso chimico mischiato a sudore umano? Non lo so, quello che so è che io usufruisco di trenitalia fin da quando non avevo neanche un piercing e la situazione è peggiorata drasticamente.
Per cominciare non capisco perché i prezzi dei biglietti aumentano ma i treni sono sempre gli stessi, questa è proprio una cosa che voglio mi sia spiegata. Seconda cosa perché i prezzi dei biglietti aumentano, i treni sono sempre gli stessi e voi fate sempre più scioperi? Nuocendo a me, povera crista che quando vi guardo con sguardo truce mi dite: “signorina lo sciopero è fatto per creare disagi, quindi aspetti e veda lei quando arriva il treno” tutto questo detto con l’accento bolognese che di per se fa ridere ma in quel momento sembra che il tizio ti prenda per il culo.
Io fortunatamente sono stata anche pendolare e ho potuto vedere il lento deteriorarsi della categoria umana, vi farò cinque piccoli esempi dei migliori eventi/soggetti che mi sono capitati in treno, mentre leggete ricordatevi che io soffro di una leggera fobia e se una persona estranea mi sta troppo vicina io impazzisco. Fantastic.
- Il forse morto: Il giorno in cui più ho odiato trenitalia è stato quando il treno si fermò per un’ora e mezza a Monselice (notoriamente conosciuta come il centro del mondo) e non passò nessun altro treno, io avevo un colloquio di lavoro da fare nel pomeriggio, vi lascio immaginare la mia rabbia. Nessuno seppe il vero motivo per cui rimanemmo per un’ora abbondante come degli stronzi a Monselice ma voci sibilavano che fosse morto uno nel primo vagone. Nessuno però capì se fosse una scusa inventata da trenitalia o se fosse la verità, in ogni caso rimanemmo lì fermi, con 30 gradi interni ed esterni e non passo neanche un treno per portarci a Padova.
- Il tossico: ero sul treno che portava a Fratte Centro (si abbiamo la stazione) e ad un certo punto si spalancò la porta del cesso ed uscì questo pazzo urlando: “dove siamo? Dove siamo? A Bassano?” In quel momento gli caddero dalla tasca tutte le siringhe, lui si calmò, ci guardò, sorride ed uscì dal treno con estrema naturalezza.
- L’amante: questa donna la ricordo con amore, sul serio, mi fece tenerezza. Si sedette di fronte a me ed era completamente vestita di rosa, accessori inclusi, sembrava Valeria Marini. Iniziò una conversazione al cellulare prima parlando piano, poi iniziò ad urlare. Ad un certo punto disse: “si ma non è che la scopi eh? Non te la scopi vero? Non è che dopo vieni da me e prima ti sei scopato lei?”. Ero così basita che non riuscì neanche ad arrabbiarmi per il fatto che urlare in un vagone del treno è molto scortese.
- Il pazzo: ero nella stazione di CSP caput mundi quando scese da un treno un tizio completamente coperto di sangue, stile The Walking Dead. Una scena che non dimenticherò mai. Apocalittica. Poi di questa persona sono diventata amica, ma la temo tutt’oggi.
- La famiglia: la famiglia è la peggiore, non importa di quale nazionalità sia. La famiglia pensa che il vagone del treno sia un estensione di casa loro, un enorme salotto verticale. I bambini possono fare tutto, tutti urlano e naturalmente si mangia a qualsiasi ora. Una volta un gruppetto di africani si mangiò una broda alle 7 del mattino che sprigionò una puzza terribile.
Adesso parlo sul serio, Salvini, mi rivolgo a te, facciamo sta benedetta scissione? Ci arrangiamo per i fatti nostri? Debelliamo trenitalia? Chiudiamo tutte le frontiere? Ce ne stiamo a casa nostra a coltivare l’orto e a leggere La Padania? Dai Matti, basta co sta svolta di destra, torna ad essere quello che noi vogliamo ossia il degno erede di Bossi.
P.s Matti la tua foto mezzo nudo su Oggi domina qualsiasi mio sogno. Tvb.
L’uomo che ogni donna dovrebbe avere