CANAZEI- Si sono chiuse al palazzo del ghiaccio di Canazei con una spettacolare festa finale le XXVIesime Universiadi Invernali Trentino 2013 che hanno visto la presenza record di atleti di 61 paesi. Si è trattato del più grande evento mai ospitato nella storia della Provincia autonoma di Trento. Sono state 234 le medaglie assegnate nel corso della manifestazione e ben 32 nazioni sono riuscite ad entrare nel medagliere dominato alla grande dalla Russia, forte di un bottino di 15 ori, 16 argenti e 18 bronzi. Un numero più che doppio rispetto a quello delle immediate inseguitrici, la Polonia che ha raccolto 23 medaglie (10 ori, 10 argenti e 3 bronzi) e la Corea il cui bottino ha raggiunto 24 podi di cui 8 d’oro, 9 d’argento e 7 di bronzo. Al quarto posto del medagliere la Cina ( 5-2-3) seguita da Repubblica Ceca ( 4-3-6) ed Italia, che ha chiuso con 3 ori, 5 argenti e 5 bronzi, precedendo Francia ( 3-4-1), Ucraina ( 3-3-3-), Finlandia ( 3-2-3) ed Austiria ( 3-2-1). A livello individuale ben 55 atleti sono riusciti a vincere più di una medaglia a quaesti giochi. La pattinatrice coreana Kim Bo Reum ha raccolto 2 ori (1500 e Inseguimenti) e 2 argenti (3000 e 5000), imitata dalla biathleta polacca Weronika Nowakowska-Ziemniak, vincitrice di Sprint e Pursuit e seconda nell’individuale e nella mass start. Quattro medaglie sono state vinte anche dal fondista russo Raul Shakirzianov (oro nello skiathlon, argento nella staffetta, bronzo nella staffetta mista e nell’individuale) e per il pattinatore azzurro Mirko Giacomo Nenzi, grande protagonista di Trentino 2013 grazie al trionfo nei 1000 metri, agli argenti nei 500 e nei 1500 e al bronzo nell’inseguimento. Il 24enne veneziano delle Fiamme Gialle entra anche nella speciale statistica degli atleti capaci di raccogliere una medaglia per ciascun metallo: con lui in questo ristretto circolo ci sono anche il saltatore russo Mikhail Maksimochkin (oro nella prova mista, argento nella prova a squadre, bronzo nell’individuale dall’HS106) ed il biathleta ucraino Dmytro Pidruchnyi, vincitore della Mass Start dopo aver già conquistato il bronzo nella sprint e l’argento nella staffetta mista. Grande soddisfazione alla fine per gli organizzatori: “In un contesto storico come quello attuale– commenta Filippo Bazzanella, segretario generale C.O. Trentino 2013 -l’Universiade si è trasformata in una visione di speranza per l’Italia e per il Trentino. E’ stata la conferma che anche le cose più difficili si possono realizzare con risorse limitate ma con il grande impegno delle singole persone. La nostra scommessa vinta è stata proprio questa: aver contributi ad aprire ulteriormente il Trentino al mondo sfruttando l’entusiasmo dei giovani, dando loro fiducia e creando uno staff in grado di competere in campo internazionale. E’ questo il lascito, se vogliamo umano, di questo grande evento le cui reali ricadute si potranno realmente percepire solo tra qualche anno”. Soddisfazione anche da parte del presidente Sergio Anesi “E’ stata l’Universiade dell’innovazione, della sostenibilità e dell’armonia- ha detto il presidente del C.O.– La nostra è certamente stata l’Universiade di un’intera comunità e il Trentino è diventato in questi giorni un villaggio globale, aperto. A tutti. L’auspicio è che questo evento possa trasformarsi in opzioni per la nuove generazioni. Abbiamo vinto come squadra creando nuove opportunità per il Trentino. Un ringraziamento speciale lo rivolgo a tutti i membri del comitato organizzatore, alle comunità locali e soprattutto ai rappresentanti delle quattro realtà che hanno voluto questa Universiade: la Provincia autonoma, l’Università e il Comune di Trento, e il Cusi. Un grazie va poi a tutte le istituzioni, gli sponsor privati, i corpi militari e civili che ci hanno supportato e che hanno dato il loro contributo, determinante, per un evento di successo. Credo che l’esperienza dell’Universiade Trentino 2013 rimarrà a lungo nei cuori e nella memoria delle migliaia di persone coinvolte”.
CLAUDIO ALMANZI
(Visited 4 times, 4 visits today)