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Tribunale di Crema, la strategia di Bonaldi e Fontana e il realismo di Pizzetti

Creato il 18 agosto 2012 da Cremonademocratica @paolozignani

Il sindaco di Crema Stefania Bonaldi, prima delle vacanze, ha commentato le dichiarazioni del deputato Luciano Pizzetti. Stefania Bonaldi però è intervenuta con precisione, senza cercare polemica bensì maggiore rappresentanza politica per Crema: “Capisco che un deputato abbia una visione grandangolare che vada oltre quella degli amministratori locali – ha dichiarato il sindaco di Crema – In questo caso però Pizzetti non ha ascoltato il territorio. Crema ha proposto una soluzione, cioè l’accorpamento con Treviglio, che avrebbe evitato un problema in più per il tribunale di Cremona e quello di Bergamo, il quale accorperà ben tre tribunali, con Treviglio e Clusone”. Il deputato Luciano Pizzetti ha in realtà spiegato che la scelta del governo era inevitabile nel contesto attuale. Non ha affermato che è una scelta che dà gioia. Ha interpretato con realismo, crudo, duro, aderente ai fatti, un problema pesante. Alcune parole sono state sgradite ai cremaschi. La stessa senatrice Cinzia Fontana (Pd) ha dato (per leggere l’intervento cliccare qui) una versione più propositiva del comportamento di Crema, in cui il consiglio comunale ha approvato una scelta approvata all’unanimità, non solo dall’ordine degli avvocati. Crema tentava di inserirsi in modo diverso nella nuova mappa dei servizi territoriali, che si stanno ridisegnando. La differenza della Bonaldi sta ancora l’ascolto del territorio, per il quale il sindaco ha parlato di “risarcimento” il Comune si aspetta. Almeno la sede dei vigili del fuoco e del commissariato di polizia nell’ex tribunale. Inoltre chi non comprende che “il Cremasco deve contare di più”? Non è da anni il settore più giovane, più attivo, più produttivo e vivace della Provincia di Cremona? Ma per contare di più bisogna essere rappresentati anche politicamente. E la critica di Stefania Bonaldi è questa: Pizzetti non ha rappresentato anche Crema. Ha solo spiegato la necessità dell’azione del governo. Ovviamente non ha deciso di sopprimere alcun tribunale: la decisione è stata del consiglio dei ministri. La senatrice Cinzia Fontana ha risposto con lucidità all’appello di Crema e alle sue legittime strategie, per quanto si possa purtroppo perdere, Pizzetti viene criticato per aver sostenuto la necessità e l’ineluttabilità dell’azione del governo, per la quale nemmeno lui ha gioito, è chiaro. Occorre più realismo nel comprendere il governo in una scelta circoscritta o più realismo nel cercare di rilanciare il territorio con un’ampia strategia? La differenza è più sottile di uno scontro interno. Ma Pizzetti, che a Crema ha partecipato a riunioni di partito e discusso personalmente con la collega Fontana, sarà “più cremasco”? Rivedremo il Pizzetti stratega o si muoverà in silenzio? O seguirà addirittura altre vie?

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