articolo originale su:http://milano.repubblica.it/cronaca/2011/10/12/news/triennale_addio_alla_bovisa_al_suo_posto_arriver_il_ciak-23073597/
Triennale, addio alla Bovisa
al suo posto arriverà il Ciak
Gli ingressi si erano dimezzati rispetto ai primi anni. E lo spazio interessa al teatro,
che lascia la Fabbrica del Vapore. Rampello: "Adesso andrà ripensata la funzione"
di SARA CHIAPPORIAllestita a tempo di record in sei mesi sui terreni di proprietà di EuroMilano, oggi Triennale Bovisa necessita di un intervento di manutenzione, strutturale ma soprattutto di concetto. «Vogliamo cambiare, darci un’identità ulteriore — prosegue Rampello — che faccia i conti con un contesto in rapida evoluzione. I costi di gestione sono altissimi: più che uno spazio dove fare mostre, Triennale Bovisa potrebbe diventare il luogo dove mettere in mostra la creatività delle imprese e dell’artigianato milanese».
Un passo indietro dettato dall’affluenza di pubblico in evidente calo? «Per niente. Nei primi quattro anni abbiano fatto una media di 65mila presenze annue. Ammetto che ultimamente siamo scesi intorno alle 35mila, ma il problema non è questo». Tutto da inventare il possibile futuro, che qualcuno comunque mette in dubbio: in Bovisa, Triennale potrebbe anche non riaprire. «Nient’affatto — replica Rampello — ci fermiamo in marzo per la manutenzione. Plausibilmente si potrà ricominciare l’anno prossimo». Vedremo.
Nel frattempo in Bovisa potrebbe sbarcare il Ciak, ancora in tormentosa ricerca di una sede definitiva. Già, perché il tendone allestito alla Fabbrica del Vapore, dove il teatro si è trasferito cinque anni fa dopo lo sfratto dalla storica sala di via Sangallo, va spostato. Non piace all’assessore alla Cultura Stefano Boeri che sull’area di via Procaccini ha altri progetti: «Uno spazio del contemporaneo a tutti gli effetti — spiega — che esclude la tensostruttura del Ciak . Va smantellata prima della settimana del Salone del Mobile». Dunque entro aprile. Gianmario Longoni, che al Ciak di via Procaccini quest’anno ha programmato un solo spettacolo a lunga tenitura (il musical londinese Priscilla, da gennaio a marzo) incassa e guarda verso la Bovisa.
«Potrebbe essere la soluzione — commenta — anche se vorrei ricordare che prima del nostro arrivo la Fabbrica del Vapore era praticamente morta. Ciò detto, mi interessa dare una casa definitiva al Ciak. Gli interlocutori ci sono: in primis Alessandro Pasquarelli, amministratore delegato di EuroMilano, che da tempo mi invita a pensare a questa ipotesi. Bovisa è un luogo molto bello ma difficile. Il trasferimento dovrà essere accompagnato dagli adeguati investimenti».
(12 ottobre 2011)