«Sulla vicenda Ferriera ci vediamo costretti a replicare al sindaco di Trieste Cosolini. Non ci interessa affatto distruggere ma costruire nel modo migliore il futuro della nostra città, senza continuare a subire passivamente il “meno peggio”. In relazione alla vicenda che lega il Comune di Trieste, l’ingegner Rosato, lo stabilimento di Servola e il gruppo Arvedi, il MoVimento 5 Stelle è, infatti, estremamente informato». I consiglieri comunali M5S Paolo Menis e Stefano Patuanelli continuano a studiare le carte e a scoprire nuovi particolari.
«Dai documenti ufficiali che siamo riusciti ad avere, e che sono a disposizione anche del sindaco Cosolini, risulta che l’ingegner Rosato, alla data del 21 maggio 2013, era anche consulente di Finarvedi, ora socio unico della Siderurgica Triestina srl, la società disposta a rilevare in affitto la Ferriera di Servola e che ha quale amministratore unico lo stesso Rosato».
«Osserviamo – aggiungono Menis e Patuanelli – che l’articolo 9 del contratto che fino a giugno ha legato il Comune all’ingegner Rosato stabiliva: “La ditta individuale [Francesco Rosato, ndr] dichiara di non avere in corso situazioni che possano configurare ipotesi di conflitti di interesse con il committente. La ditta incaricata si impegna, comunque, a segnalare tempestivamente l’eventuale insorgere di cause di incompatibilità o di cessazione delle condizioni indicate ai precedenti commi, sia per sé medesimo sia per i suoi collaboratori”».
«Rosato ha segnalato questo evidente conflitto di interessi, intervenuto durante il periodo di consulenza? Il sindaco ne era a conoscenza? – chiedono i due esponenti M5S – A quest’ultima domanda ci sono due risposte possibili: Cosolini sapeva quanto stava accadendo e non è intervenuto, e tanto basta a chiederne nuovamente le dimissioni, oppure – fatto ancor più grave – abbiamo a che fare con un sindaco che non si informa sul problema più urgente di Trieste».
Fonte: http://www.facebook.com/paolo.menis/posts/10151864992612948