Trilogia “Esbat” di Lara Manni

Creato il 19 marzo 2011 da Nasreen @SognandoLeggend

Lara Manni;

Lara Manni è nata e vive a Roma. Dal 2006 con lo pseudonimo Rosencrantz scrive fan fiction su Efp, una di queste nel 2009 è diventata proprio il suo primo romanzo “Esbat” pubblicato con Feltrinelli. Nel febbraio di quest’anno è uscito il seguito “Sopdet” edito da Fazi secondo libro della trilogia che terminerà con “Tanit”.

Blog: http://laramanni.wordpress.com/

Trilogia:

1. Esbat

2. Sopdet

3.

Titolo: Esbat (isbn:9788807702105)
Autore: Lara manni
Serie: Trilogia (senza nome), Vol.1
Edito da: Feltrinelli
Prezzo: 16,50 €
Genere: Narrativa, Young – Adult fantasy
Pagine: 276 p.
Voto:

Trama: Da tutti i suoi fan sparsi per il mondo si fa chiamare semplicemente Sensei -maestra- e adesso, a cinquant’ anni, nel pieno della sua carriera, decide di porre la parola fine al suo manga più celebre “La leggenda di Moeru”.

Durante una notte di luna piena riceve una visita inaspettata: un essere che viene da un altro luogo, quello che lei crede di aver inventato nel manga e che invece è realtà, un essere disposto a tutto pur di ottenere un finale diverso. E’ Hyoutsuki-sama, il principe demoniaco antagonista di Moeru che attraverso il rito dell’Esbat riesce ad attraversare i due mondi.

La Sensei perde completamente la testa per il demone e folle d’amore gli propone un patto: un finale diverso in cambio di una notte al mese per sei mesi con lui.

Così facendo, per eseguire l’Esbat commetterà mutilazioni su se stessa fino ad arrivare ad adescare giovani vittime fra i suoi fan e sacrificarli in nome di Hyoutsuki.

Fra Italia e Giappone, un romanzo che non parla solamente di creature fantastiche,ma di passioni. Le più estreme. E di come influenzano i cambiamenti all’interno dell’essere umano, dall’adolescenza all’età adulta.

« Gli umani cedono a qualcosa che consideravi deprecabile come la sofferenza [...] Avevi infine compreso che il loro potere è nel loro desiderare, e nella capacità di cambiare in virtù del desiderio stesso »

Recensione:

Sono una persona abbastanza influenzabile o, almeno sul momento.

Quando lessi la trama del libro ebbi uno strano moto di apprensione e irritazione. Avrei mai capito fino in fondo una storia di cui tutti parlano come il genere “What if…” di una fanfiction basato su un manga di cui non ho mai sentito parlare? Avrei mai potuto capire realmentequello che provano i protagonisticome tutti gli altri lettori che li conoscono da anni e, che nomi come Inu Yasha, Sesshomaru e Naraku per loro sono il corrispettivo di Moeru, Hyoutsuki e Yobai?

Poi ho semplicemente detto chissenefrega e ho iniziato a leggere. Forse sono una persona debole come Lara Manni scrive lo possono essere solamente i curiosi. E io lo sono. Ero curiosa di capire cosa volesse dire Esbat, ma non come una citrulla che non sa che “Google mi è amico” e che poteva cercare il termine da sola, ma cosa significasse per lei quella parola.

E pian piano, pagina dopo pagina sono anche riuscita a comprendere quella pazzoide della Sensei o quella ingenuotta di Ivy. Anche se non mi va ancora a genio e non ci trovo nulla di affascinante in Hyoutsuki. Altro che “sama” e devozione… probabilmente se lo avessi conosciuto di persona sarei giù stata tagliata in due e lasciata agonizzante in qualche campo. Ma questo è solo un mio piccolo appunto personale.

Quello che fa muovere il tutto, quello che fa di Esbat un libro che si lascia leggere in una giornata e mezza senza dover sbuffare per aver perso tempo inutilmente è un insieme di cose.

Desiderio, passione, sacrificio le parole che mi escono di getto appena pigio i tasti sul pc in cerca di una descrizione per Esbat.

La storia non gira solamente intorno ad un rituale lunare e a questo tipo furibondo con il genere umano, non racconta di demoni e donne innamorate ma anche di demoni e donne innamorate.

Anzi, proprio la mancanza di amore nella vita della Sensei la spinge a sacrificare letteralmente se stessa, qualsiasi cosa cosa o persona pur di sentire la passione insinuarsi in lei cercando di accarezzarle il cuore. Quando incredibilmente vede materializzarsi quel perfetto “grumo d’inchiostro” ogni sua speranza viene indirizzata verso di lui,in quegli occhi d’oro e fra quei capelli bianchi da demone yokai. Quando le fa giurare di cambiare il finale della storia o quando andando contro il suo stesso volere cerca di dare “un ordine” al suo ultimo manga.

E di mancanza di amore è anche la vita dell’adolescente (in pieno periodo emo)  di Ivy che con troppa accondiscendenza o forse stufa di stare nel gruppo degli sfigati (?) tenta la strada della setta di cui fanno parte il gruppo in della scuola e per cui la sua vita cambierà radicalmente.

Esbat non è un semplice romanzo intriso di folklore mescolato a citazioni di alto livello (da Platone a Stephen King, da Baudelaire a Shakespeare) ma sopratutto una storia di donne agli antipodi.

Sia geograficamente che essenzialmente.

La prima ,con gli ormoni scombussolati dalla menopausa, cerca di dare un senso alla sua solitudine trovando conforto nella fama ottenuta dai suoi disegni. La seconda, l’otaku d’occidente che tenta in ogni modo di sentirsi diversa, ma che alla fine il suo essere “altro” la fa sentire mortalmente infelice.

Tutto ciò mi ha fatto comprendere che Esbat non è solo un rituale esoterico, ma un passaggio nel mondo del nostro altro io, perché come scrive la Manni “Quando la passione del desiderante si innalza oltre ogni limite, si spezza ogni sigillo fra regno degli uomini e regno degli dèi.”

Qualcuno che abbia avuto la volontà di leggere tutto ‘sto polpettone si chiederà “Ma allora perchédai solamente tre stelline?”. Semplice: perché se avessi dato il massimo dei voti come avrei potuto far notare la mia crescente passione per gli altri romanzi della trilogia?

A questo punto non mi resta che dire… buona lettura!

 

Da tutti i suoi fan sparsi per il mondo si fa chiamare semplicemente Sensei -maestra- e adesso, a cinquant’ anni, nel pieno della sua carriera, decide di porre la parola fine al suo manga più celebre “La leggenda di Moeru”.

Durante una notte di luna piena riceve una visita inaspettata: un essere che viene da un altro luogo, quello che lei crede di aver inventato nel manga e che invece è realtà, un essere disposto a tutto pur di ottenere un finale diverso. E’ Hyoutsuki-sama, il principe demoniaco antagonista di Moeru che attraverso il rito dell’Esbat riesce ad attraversare i due mondi.

La Sensei perde completamente la testa per il demone e folle d’amore gli propone un patto: un finale diverso in cambio di una notte al mese per sei mesi con lui.

Così facendo, per eseguire l’Esbat commetterà mutilazioni su se stessa fino ad arrivare ad adescare giovani vittime fra i suoi fan e sacrificarli in nome di Hyoutsuki.

Fra Italia e Giappone, un romanzo che non parla solamente di creature fantastiche,ma di passioni. Le più estreme. E di come influenzano i cambiamenti all’interno dell’essere umano, dall’adolescenza all’età adulta.

« Gli umani cedono a qualcosa che consideravi deprecabile come la sofferenza [...]Avevi infine compreso che il loro potere è nel loro desiderare, e nella capacità di cambiare in virtù del desiderio stesso »


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