Trippa di vitello alla casalinga di Ada Boni e... son tornate a fiorire le rose...

Da Damt

Come da titolo: è una situazione molto particolare, veder rifiorire le rose in giardino nonostante la data, nonostante la pioggia, nonostante tutto... e non solo le rose, ma anche, contemporaneamente, ciclamini, melograne, limoni, gardenie, lime, fragole, azalee ed erica, rosmarino e more... In effetti c'è un po' di confusione, la cosa è bella, ma confonde.... La mia casa profuma di primavera grazie a questi tesori che mi metto appena posso in vaso e mi illuminano queste le giornate grigie, quasi plumbee di fine ottobre.

 Anche il piatto che voglio proporvi oggi, sarebbe perfettamente in tema con la stagione, ma forse ci vorrebbe qualche grado in meno dei 20° che al momento sono fuori...

Diciamo che, comunque, noi ce la siamo gustata ugualmente con il massimo piacere, arrivando perfino a fare, senza alcun ritegno, scarpetta con il sughino che rimaneva nel piatto: in fondo, di fronte alla gola, in famiglia siamo un po' "atermici" :-)

 Ve la passo in una delle versioni della mia preziosa Ada Boni e del suo Talismano della felicità: in effetti un sorriso di gusto ce lo ha proprio strappato ....

Trippa di Vitello alla casalinga di Ada Boni

Ingredienti per 6

1 kg di Trippa di vitello prelessata

500 g di pomodori da sugo

250 g di cipolle

4 spicchi di aglio

2 foglie di alloro

limone

500 g di patate

300 g funghetti coltivati

1 litro di brodo vegetale

1/2 bicchiere di olio evo

1 bicchiere di vino bianco secco

sale e pepe

 

Acquistate la trippa già lessata lavatela accuratamente sotto l'acqua corrente calda e tagliatela a pezzi o a listarelle come preferite. 

Tritate gli spicchi d'aglio e le cipolle, mettete il trito con l'olio in un tegame che possa essere portato a tavola, fate cuocere a fuoco molto lento e quando le cipolle saranno appassite, aggiungete la trippa lasciandola rosolare ben bene, con attenzione.

Versate nel tegame il vino, e dopo averlo fatto evaporare a recipiente scoperto aggiungete il brodo, i pomodori lavati e fatti a pezzi, l'alloro e  il succo del limone. Mettete il coperchio al tegame e lasciate cuocere per un'ora e mezzo mescolando di tanto in tanto e aggiungendo, se necessaria, qualche cucchiaiata di acqua calda.

Sbucciate nel frattempo le patate, tagliatele in spicchi, aggiungetele alla trippa e continuate la cottura: occorreranno in tutto due ore. Lavate rapidamente i funghetti, nettateli, tagliateli a fettine e un quarto d'ora prima del termine della cottura della vivanda poneteli nel tegame dove anch'essi raggiungeranno il punto giusto. Se la trippa risultasse poco sapida, conditela con un po' di sale e, per ultimo, con pepe macinato.

La trippa va servita in tavola nel tegame di cottura..

Personalmente ho apportato solo alcune piccole variazioni che nell'ordine sono:

  1. i funghi: non ho usato i coltivati, bensì una manciata piena di eccellenti porcini che ho personalmente fatto seccare e che sono rimasti profumatissimi. Li ho fatti rinvenire in acqua, li ho tagliati a pezzettii e li ho aggiunti un po' prima rispetto a quanto richiesto dalla ricetta, poco dopo le patate. 
  2. a proposito delle patate, le ho messe nel tegame dopo un ora di cottura della trippa, per essere sicura che rimanessero ben cotte e morbide.
  3. Per sfizio, ho aggiunto una manciata di pinoli una mezzoretta prima di spegnere il fuoco... danno una piccola nota sfiziosa al piatto.

Buona giornata a tutti

Daniela


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