Dal tris delle mie ultime letture, qualche impressione.
1 – “Che Guevara – Hasta siempre comandante” a cura di Giovanni Bogani, Barbès Ed. 2011.
È il libro che devi comprare quando tua figlia sedicenne ti chiede: “Chi è Che Guevara?” e non puoi rispondere quello delle magliette.
Descrivere il Che non basta, bisogna farsi un’idea personale, una propria esperienza.
Questo libro consente di entrare nel mondo storico e politico di Guevara ma con la sufficiente leggerezza per essere letto anche da un/a ragazzo/a in cerca di risposte. Dopo una breve ma esauriente biografia seguono citazioni tratte dagli scritti del Che, citazioni che consentono di farsi un’idea della posizione forte che quest’uomo, mai dimenticato (nonostante sia mancato più di 40 anni fa), ha sostenuto in un’epoca storica di grandi svolte. Seguono citazioni di altri autori, per la serie hanno detto di lui e a corredo molte foto: credo che sia uno degli uomini più fotografati, per l’epoca, senza dimenticare la sua passione tanto che sovente si fotografava da sé.
E fan piacere queste immagini, perché non si può mettere in dubbio il fascino e la bellezza del Che, bellezza esteriore ed interiore, una bellezza tale che riusciva a conciliare le armi con il fine ultimo della giustizia e della difesa del popolo.
Dal libro:
il silenzio è una discussione portata avanti con altri mezzi (Che)
Per quale motivo il Che ha questa pericolosa abitudine di continuare a nascere? Più lo insultano, lo manipolano, lo tradiscono, più egli nasce. È il maggior nascente del mondo. (Eduardo Galeano)
Papà avrebbe riso della sua immagine sulle T-shirt. Ma forse, sarebbe stato felice di vedere la sua faccia sui seni di tante belle ragazze (Aleida Guevara)
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