TRISTI ADDII & EVOLUZIONI DI PANZA, (il ciclo della vita).

No, non parlerò di politica, né farò alcun riferimento alle elezioni. E' andata esattamente come mi aspettavo. No allarms and no surprises (cantavano i Radiohead nella mia testa). Silent. Credo che il furto più grande che è stato perpetrato ai danni della nostra generazione è quello di averci rubato la Speranza. In un futuro più equo e giusto, in un altro mondo possibile. Penso a mio figlio, penso a chi verrà dopo e a quel che lasceremo loro in eredità. Penso a quel che abbiamo ricevuto noi, come debito e colpa da scontare, che non siamo stati capaci di trasformare. Penso a una differenza - auspicata, bramata, inseguita - ma da pochi, troppo pochi. Mentre gli altri latitano, sguazzano indifferenti e contenti nella vecchia e solita melma, persi nei loro interessi, in sporchi sogni di avidità.  - Le bare non hanno le tasche - diceva mio nonno, eppure molta gente vede il transito terrestre come un'occasione di accumulo di beni materiali. I pochi, a danno dei molti. Il dio denaro. La Robba.  No, non parlerò di questo, perché ora sono disillusa anche io. Vi basti sapere che ieri sera, per la prima volta da quando sono incinta, ho vomitato. Prima di andare a letto. E stamattina ho bissato pure. Sarà un caso? Non lo so.
Sono giorni tristi anche per altre ragioni, più intime e personali: la Nonna bianca, soffice e profumata, come una pagnottina di pane (la nonna di Lui, ve la ricordate?). Si è spenta oggi, poco fa, senza aver avuto il tempo di conoscere il suo nipotino. Aveva predetto che sarebbe stato un maschietto e subito dopo aveva espresso le sue paure:  - Chissà se io ci sarò ancora -  Lo aveva raccontato a tutti di questo nuovo arrivo in famiglia, le dava forza, motivazione, ma non è stato sufficiente. La natura ha le sue leggi implacabili e il tempo per lei è scaduto. Oggi. Sembra aver atteso la conferma del sesso per poi gettare la spugna, dichiarare la resa.  E così lei quel giorno di luglio non ci sarà. Mi fa male, anche se ha avuto una buona e lunga esistenza, ma una morte sofferta e faticosa. Forse qui è racchiuso il senso della vita: il ciclo eterno di morte e nascita, il vecchio che lascia il posto al nuovo.  Mi è parso proprio questo: un passaggio di testimone da un anziano a un bambino, affinché il senso sia tramandato intatto e il mistero e la forza della natura non si estinguano. Mi pare quasi di sentire la sua voce dolce:  'Prosegui tu il cammino iniziato da me, piccolino, io ho fatto il mio tempo, adesso è arrivato il tuo'  E nel mezzo ci sono io, corpo che si fa scrigno e tramite, strumento di quel fluire lento e inesorabile. Perciò ho solo voglia e bisogno di spensierarmi e se vi va lo facciamo insieme.  Qualche foto, per ritrovare il sorriso, la fiducia e la speranza nel Domani. Quel Domani che porto nel grembo.
Metto la mano sulla Panza e mi concentro su quel che di magico ora la vita ha in serbo per me, per noi.  E ringrazio il cielo ancora una volta. Sorrido e assaporo ogni attimo, denso di amore e gioia, ancora di più se si può.

Sono arrivati anche i primi regali dai nonni, come questi minuscoli calzini. Aspettavano di sapere il sesso, per scegliere tra Rosa e Azzurro (vecchie abitudini che non si sono estinte). Presto ve li mostrerò, insieme a qualche piccolo acquisto che mi sono concessa, finalmente.

E un altro traguardo è raggiunto e per festeggiarlo da giovedì inizierò il corso di 'Acquaticità per gestanti'. Farò la balenottera anche io, non vedo l'ora. Stamattina sono andata a prendere informazioni e solo a vedere la piscina ho provato un'attrazione irresistibile. Il richiamo dell'acqua sta diventando insistente, è tempo di rispondere.  Ho voglia di scaricare tutte le energie accumulate lì dentro, lasciarle andare nell'acqua, liberarmene, tra una sgambata, un esercizio di respirazione e rilassamento, per poi uscire fuori più leggera.

Buon viaggio Nonnina. Racconteremo la 'Storia dello zoccoletto di legno' al Pivellino, come fosse una fiaba, la più dolce. Custodiremo quella scarpetta come il dono più prezioso. Grazie perché già so che da lassù veglierai su di lui, su di noi.