I piloti del Team Di.Di. hanno una forza speciale: alcuni di loro usano le stampelle per muoversi nel paddock, qualcun altro deve delegare ad un solo braccio tutte le attività manuali, e forse nelle loro operazioni quotidiane impiegheranno un po’ più di tempo dei “normodotati”. Sul fronte della popolarità, però, dimostrano una velocità da primatisti: si sono costituiti soltanto da poco più di sei mesi, eppure sono già protagonisti, anzi, sono diventati veri e propri beniamini del paddock.
Fin dalla prima gara della stagione i piloti del Team Di.Di. sono sempre accompagnati da “testimonial” di rilievo, da Marco Lucchinelli a Mattia Pasini e Alex De Angelis, ma a Vallelunga hanno raggiunto un altro traguardo: hanno toccato le corde del cuore dell’atleta non vedente Annalisa Minetti, oltrepassando i confini del mondo strettamente motoristico. Annalisa, medaglia di bronzo nei 1.500 metri alle paralimpiadi di Londra, si è riconosciuta nella grinta dei piloti artolesi e ha voluto dare un forte segno di solidarietà accettando di girare in moto come passeggera del due volte iridato Manuel Poggiali. All’ora di pranzo del sabato, quando le attività puramente agonistiche si sono fermate, spettatori e addetti ai lavori hanno vissuto un momento altamente emozionante nel vedere Annalisa Minetti avvinghiata ai maniglioni della Kawasaki biposto, e giro dopo giro sempre più in simbiosi con il pilota, che ha girato di buon passo, arrivando a sfiorare i cordoli con il ginocchio. Al rientro in pitlane, Annalisa Minetti è apparsa visibilmente entusiasta dell’esperienza e, scherzando, ha chiesto di poter far un altro giro.
La domenica, spazio alle competizioni, con i piloti del Team Di.Di. impegnati per il quarto round stagionale del Trofeo Disabili, che si svolge nel contesto del Trofeo Bridgestone. Nella classe regina, la 1000, terza affermazione del pilota pugliese Francesco Mele, che corre con la pedana sinistra avanzata e la gamba distesa, perché impossibilitato a piegare il ginocchio. Mele ha combattuto con un problema alla pedana del cambio e da metà gara in poi ha corso sempre in quarta marcia, difendendo però il primato in classifica generale.
Secondo posto per il pavese Luca Raj, che ha il braccio sinistro paralizzato da una lesione al plesso brachiale. Al debutto sul circuito romano, nel primo terzo di gara Raj è stato rallentato da una caduta di due piloti normodotati che lo precedevano e ha perso il contatto con Mele, disputando una gara di conserva in ottica campionato. Terzo il padrone di casa, Gianluca Di Vincenzo, che dalla nascita soffre di una semiparesi degli arti destri, e che ha concluso la sua prima gara dopo le scivolate a Binetto e Misano. Quarta piazza per l’esordiente Antonio Rossi, il più anziano con i suoi 62 anni, affetto da poliomelite alla gamba destra.
Nella classe 600 non c’è stata storia: il presidente della Onlus Diversamente Disabili Emiliano Malagoli ha conquistato la quarta vittoria consecutiva. Il pilota lucchese, che corre con una protesi alla gamba destra, si è aggiudicato così matematicamente il titolo con una gara d’anticipo, ed è primo campione della storia Di.Di.. Da annoverare l’ingresso nella categoria del debuttante Daniel Pertusati, anche lui toscano e privo della mano destra, costretto però al ritiro in questa sua prima gara.
Il prossimo e ultimo round è fissato sul circuito del Mugello nel weekend del 5 e 6 ottobre.