Di solito si calcola che la popolazione di questo Stato sia attorno ai sessanta milioni, e l’Istat rivela che il 28,9% dei giovani tra i 15 e i 24 anni è disoccupato.
Sono moltissimi. Se togliamo un 10% di questi giovani uomini e donne (carini/e, servili e servizievoli) che potrebbero dedicarsi ad attività ricreative per gli abbienti del paese (escort, gigolo, lustrascarpe, yesman, yeswoman, ecc) e un altro 20% funzionale a tener bassi i salari e gli stipendi, credo che il restante 70% debba essere assolutamente utilizzato, per evitare uno spreco di risorse per il paese. Il rischio nel non utilizzarli è che si possano incattivire ed arrampicarsi sui tetti e protestare vibratamente e innescare pericolose lotte sociali (i cattivi maestri sono sempre in agguato).
Ecco la soluzione: Mangiamoli!
Io propongo che questi giovani disoccupati (il 70% di cui sopra) siano messi in vendita, destinati a persone di qualità e di censo del Paese, avendo cura di farli ingrassare nell’ultimo mese, in modo da renderli rotondetti e paffutelli, pronti per una buona tavola. Ho calcolato che, in media, un giovane tra i 15 e i 24 anni possa pesare sui sessanta kg e avere una resa alimentare di almeno 40 kg. Quindi una produzione di carne più che discreta.
Ammetto che questo cibo verrà a costare un po’ caro, e sarà quindi adattissimo per gli speculatori, per i politici di alto livello, per i milionari d’ogni risma, per gli imprenditori, i quali sembra possano vantare il maggior diritto sui giovani, dal momento che hanno già divorato la maggior parte dei genitori.
(Grazie Jonathan!)