Il rischio è quello di un ingorgo agli uffici che danno una mano ai contribuenti nel pagamento delle imposte. A giugno l’acconto è stato pagato sulle aliquote base; ora i Comuni devono dare le indicazioni per il saldo.
PER AFFRONTARE in tempo la questione i Caf hanno inviato agli 8.000 Comuni «una precisa richiesta al fine di ottenere le delibere e i regolamenti approvati nonché eventuali altre informazioni che consentissero di anticipare ed agevolare l’inserimento delle aliquote per il calcolo del saldo, la stampa dei modelli di versamento e la consegna al cittadino. Ad oggi — fa sapere la Consulta dei Centri di Assistenza Fiscale — hanno dato seguito alla richiesta poco meno di 1.500 Comuni (18% sul totale)».
E dunque ci sarà «poco più di un mese per reperire migliaia di delibere, di regolamenti e di capitolati esterni, inserire le aliquote nelle procedure di calcolo dopo aver superato le molteplici problematiche interpretative in merito alla loro applicazione, problematiche che, peraltro, sono state già sottoposte al Ministero in diverse occasioni senza alcun riscontro», rileva il presidente della Consulta dei Caf, Valeriano Canepari.
Altro problema riguarda la dichiarazione: «A poco più di un mese dalla scadenza fissata non è stato ancora approvato il modello di dichiarazione».
LA CONSULTA dei Caf lancia allora un appello chiedendo che il termine di presentazione della dichiarazione Imu venga fissato entro 90 giorni dalla data di pubblicazione del modello e delle relative istruzioni; che venga fissato un termine unico per la presentazione della dichiarazione Imu allineandolo a quello previsto per la dichiarazione dei redditi (30 settembre), e che sia previsto uno slittamento al 31 dicembre 2012 per il saldo senza applicazione di sanzioni.
Condividi l'articolo da quotidiano.net 29 ottobre 2012