Troppo amici ( 2009 )

Creato il 11 dicembre 2012 da Bradipo
Alain è un padre troppo bambino che non riesce a tenere a freno un figlio un po' troppo "agitato" e una moglie un po' troppo nevrotica, Nathalie. Accanto a lei c'è il fratello Jean Pierre, aspirazioni da penalista ma presente da avvocato d'ufficio che continua a far debiti per mantenere alto il tenore di vista della moglie Catherine e della figlia Gaelle, una piccola Little Miss Sunshine iscritta alla scuola ebraica dalla madre perchè è da aristocratici ( anche se di fede religiosa diversa).Infine l'altra sorella, Roxane, squinternata oltre il limite che ha una storia con Bruno, medico che ha problemi a far riconoscere la sua qualifica solo perchè di pelle scura ( e questo può spingere a prendere a capocciate la gente).
Troppo amici è la nuova commedia della coppia d'oro del cinema francese di quest'anno , Olivier Nakache  e Eric Toledano, registi di Quasi amici, successo planetario. C'è anche l'armadio d'ebano Omar Sy, tutti riuniti per l'occasione.
Anzi, no.
Ehm...cioè proprio nuova non sarebbe perchè è targata 2009 e sarebbe anche precedente a Quasi amici di un paio d'anni. Anzi diciamocela tutta con Quasi amici non c'entra proprio nulla.
Però il colpo di genio dei distributori italiani che pensano che il popolo sia bue ed allocco allo stesso tempo.
Così si è deciso di battere il ferro finchè è caldo  e quindi si cerca di legare questo film all'altro con un titolo allusivo che c'entra con l'originale come i proverbiali cavoli con la merenda.
Detto quindi del senso becero di questa squallida operazione commerciale , veniamo al film.
E' una commedia classicamente francese, senza infamia e senza lode con qualche battuta ben assestata e un pugno di trovatine ( per esempio  la forfora finta da mettere sulle giacche per i vecchietti che indossano orgogliosamente un parrucchino quando devono fare conquiste) che fa abbastanza ridere.
Come anche la capocciata che Omar Sy assesta sulla base del setto nasale dell'ennesimo stracciamarroni che lo aveva preso per infermiere.
Per il resto siamo nel conformismo puro con personaggi abbastanza stereotipati e un'aria finale alla volemose bene che innalza il tasso glicemico.
Però, via , per una visione moooolto rilassata , questo film funziona e ci dà l'esatta distanza kilometrica che intercorre tra la commedia francese e quella italiana.
Se al di là delle Alpi riescono a fare una commedia ben confezionata e senza l'ausilio del grimaldello della volgarità per far ridere, qua da noi sembra proprio impossibile o perlomeno improbabile perchè speriamo sempre che qualcosa si muova in questo senso.
E in fondo questo film parla di una tematica molto italiana: l'invadenza che ha la famiglia nella vita normale di una coppia, un tema che più o meno, ha toccato, tocca e toccherà tutti.
Si ride di suoceri invadenti, cognate psicopatiche per via di flussi ormonali non ben controllati, di padri bambini e di nonni ancora più bambini dei padri.
La prima mezz'ora di film che presenta tutti questi personaggi amabilmente sopra le righe è sicuramente la migliore.
Niente sesso, siamo francesi, niente tette e chiappe in bella mostra.
Visto che comunque appena finita la visione di questo filmetto rimani col sorriso stampato sulle labbra almeno per un po', mi viene da domandare: ma perchè noi non siamo capaci di fare questo?
Perchè il nostro cinema è letteralmente infarcito di cinepanettoni, cinetorroni e cinecocomeri?
Come diceva il grande Luciano Salce : " Ai postumi l'ardua sentenza! ".
( VOTO : 6 / 10 ) 

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