Trovato!

Da Ortoweblog

Perdonatemi questa mia personalissima divagazione nel regno degli shampoo, però gli ingredienti del prodotto – carota e carciofo – sono così pertinenti al tema dell’orto, che non posso fare a meno di raccontarvi questa breve storia.

Ritorno nel passato, una ventina d’anni fa, quando facevo l’università a Bologna. Non ricordo precisamente il giorno o l’anno, sta di fatto che facevo la doccia e vedo lo shampoo di un mio compagno di stanza. Colore arancio. Boccetta piccola. Scritta: “carota”. Shampoo alla carota. Lo provo. Ottimo.

Poi passano i giorni e le settimane. E quello shampoo l’ho già dimenticato. Ho da pensare agli esami, alla fenomenologia degli stili, alla semiotica generativa greimasiana, alla tesina sulla tentazione ne Il Raggio verde di Eric Rohmer e forse anche all’analisi semiotica della novella Notte di Luigi Pirandello.

Lo shampoo non mi interessa più, anche se ho un bel ricordo e una bella sensazione sui miei capelli.

Così, dopo una decina d’anni, dello shampoo alla carota mi ritorna in mente la piacevole sensazione di lavaggio dei capelli. Provo dunque a cercarlo. Prima in un supermercato, dove mi perdo tra confezioni colorate e dalle forme diverse e post-contemporanee, e non lo trovo, poi andando a chiedere – quando mi capita di entrare – in quei negozietti dai nomi sognanti come “nuvole profumate”, “bolle di sapone”, “bolle di freschezza” e via discorrendo. Non solo non lo trovo, ma quando chiedo “Non avete uno shampoo alla carota?” le commesse mi guardano perplesse. Alcune cercano di spiegarmi con le buone che lo shampoo alla carota non l’hanno mai sentito, e probabilmente non esiste! Alla carota è impossibile, e mi propongono altri shampoo, ma non alla carota. Cos’è? Uno scherzo? No no! Shampoo alla carota. Me lo ricordo.

Nel corso degli anni seguenti, quando mi capita di entrare in un negozio di prodotti per la cura della persona, provo a chiedere comunque. Nulla mi costa. Ma la risposta è sempre la stessa.
“Shampoo alla carota? Mai sentito. È sicuro?”
“Sì, mi ricordo che…” ma ad un certo punto comincio a dubitare anche dei miei ricordi. Potrebbe essere un “ricordo di copertura” penso tra me e me, rimembrando i miei studi freudiani, e decido di farmi qualche seduta di autoanalisi.

Nessun ricordo di copertura, quello shampoo non me lo sono sognato! Esisteva, almeno tanto tempo fa. Allora cerco delle spiegazioni plausibili:
a) il prodotto è stato tolto da tutti gli scaffali perché non aveva successo commerciale;
b) si trattava di un esperimento che non è arrivato alla Grande Distribuzione.
Pazienza!

E invece… qualche giorno fa… entro in uno di questi negozi con creme e cremine, shampoo, dopobarba, profumi, bagnoschiuma, eccetera eccetera e noto un carrellino con all’interno prodotti con il 50% di sconto. Capite bene che, in questo momento di crisi economica, non posso che fiondarmi là e cercare qualcosa a buon prezzo. Ed ecco un colore che cattura la mia attenzione. Arancione. Giro il flacone per leggerne l’etichetta. CAROTA. Addirittura biologico! Con il cinquantapercentodisconto! Quindi lo pago cinque euro, anzi, un po’ meno – costoso lo shampo alla carota! 400ml. Senza coloranti, parabeni, derivati del petrolio e SLES/SLS!
E lo fanno anche vicino a me, a Venezia.
Già che ci sono prendo anche quello al carciofo…

Devo ancora provarli.
Non so se sarà di vostro interesse, ma vi dirò com’è questo shampoo.
Molto orticolo!

Buoni shampoo anche a voi.


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