Le perline trovate a Gebel el Silsila (Foto: Gebel el Silsilah
Survey Project)
I resti del tempio hanno rivelato testimonianze archeologiche di almeno quattro periodi storici dell'Antico Egitto: l'epoca di Thutmosis e di Hatshepsut, l'epoca di Amenhotep II, quella di Ramses II e il periodo romano.
Gebel el Silsila è una gola rocciosa che si trova tra i villaggi di Kom Ombo e di Edfu, dove il fiume Nilo si restringe ed attraversa alte scogliere di arenaria. Diversi santuari sono stati edificati nella zona durante il regno dei faraoni Thutmosis I, Hatshepsut, Thutmosis III ed Horemheb.
"L'importanza del ritrovamento è che cambia la storia del sito e stabilisce definitivamente che Gebel el Silsila, nota come cava di arenaria, era anche un luogo sacro. Gli archeologi attualmente stanno studiando il materiale e stanno lavorando sulla ricostruzione del sito in 3D", ha dichiarato il Dottor Ward.
Tra i reperti recuperati nella zona del tempio, vi sono parecchie perline della XVIII Dinastia, intonaco colorato, cocci di ceramica, resti di vasi e uno scarabeo di colore blu. Quanto rimane del tempio misura circa 35,2 per 18,4 metri e comprende basi di colonne e pareti interne ed esterne. La fase più antica della costruzione era in calcare.