Bei tempi.
Tempi andati.
L’età dell’oro si è tramutata in quella del piombo, qualcuno ha scazzato la pietra filosofale. Non dico che sia diventata inguardabile, no. Affatto. Ci sono ancora quei personaggi, alcuni dei quali si sono salvati dalla maledizione degli sceneggiatori stanchi. Lafayette è sempre Lafayette e Pam è ancora se stessa, anche se ultimamente Eric sbanda per idiozia come una Duna guidata da un macaco. La trama poi ha dei buchi o degli autogol che– per ora lasciamo perdere, abbiamo tutta la recensione e gli spoiler allegati per scendere nel dettaglio. Buona lettura.
«Posso spiegare tutto».
Sookie e il Mago di Nascimento.
Avevamo lasciato Sookie sul divano a slinguarsi con Ben/Warlow mentre gli puntava una Kamhameha al coppino, ma invece di colpire e affondare come a Battaglia Navale, lei lo avvisa/minaccia di levarsi oppure lo frigge.
Una cretinata, tuttavia “fatapiro avvisato, mezzo salvato”.
Lui però le racconta di amarla, di averla sempre amata perché l’ha sognata tanto tempo fa per ragioni vattelappesca e sapeva che un giorno sarebbe nata e il loro amore sarebbe stato bla bla bla.
Se soffrite di diabete, preparate l’insulina.
A tutti gli altri, distogliete lo sguardo o potreste essere trasformati in caramelle.
Il suo scopo è trasformarla in vampiro e vivere con lei per sempre, felici e contenti. Lo aveva detto anche ai suoi genitori, che infatti avevano deciso – il padre soprattutto – di ucciderla piuttosto che permetterlo. Quella notte perciò la salvò uccidendo mamma e papà.
Sookie ne ha la conferma dal fantasma di papà “in persona” – cioè, non proprio – che durante una seduta spiritica entra in Lafayette, lo possiede, infila la figlia nel bagagliaio (una seconda volta) e va ad affogarla nel fiume.
Se tutto questo suona imbecille pure a voi, fatemelo sapere in un commento.
Le Fate di Baywatch.
Sulle fate un’altra cosa mi ha dato fastidio, le contraddizioni.
Nelle stagioni precedenti ci sono state mostrate ed è stato detto che hanno un aspetto grottesco, che però corrisponde al loro canone estetico,infatti acquistano aspetto umano solo per confondersi con la gente. Qui invece vediamo la storia di Warlow e Lilith, di come si sono conosciuti e come lui fosse un bel pezzo di marcantonio già allora, e che tutta la sua tribù non avesse un orecchio appuntito, un naso a becco o degli artigli neanche per sbaglio.
Lilith poi, nel giro di un monologo, passa dal «Che cosa sei?» al «Dio mi aveva parlato di creature come te» come niente fosse.
Ecco, c’è anche questa cosa di Dio che puzza di powerplay e idiozia. Stiamo parlando di quello del Vecchio e Nuovo Testamento o di un altra creatura soprannaturale accazzo? Boh, magari lo vedremo anche interpretato da qualcuno. Ormai, il Vaso di Pandora è aperto e rovesciato, perciò tutto rotola in giro come biglie sul parquet.
Eric cade giù dal pero.
Torniamo a parlare dei personaggi che abbiamo perso per strada, come accennato a inizio post. Mi riferisco a Eric, il pirla della stagione.
Il suo tentativo di fermare il Governatore col potere della compassione è stato inutile come previsto, infatti Willa viene internata nel Campo (dove finisce pure lui insieme a Tara per cercare Pam). Un beota. Infatti sul finale si ritrova in una stanza/arena, costretto a combattere per la sua vira proprio contro Pam, per la gioia e il sollazzo vendicativo del Governatore.
Al Campo ci finisce pure Jessica, messa agli arresti dall’ex-moglie di Newlin (anche se lei insiste di avere una sua individualità, che però nessuno mai ricorda) perché gelosa di Jason.
La famigliola riunita.
Intanto Bill, sfruttando il potere di Billith cattura Warlow con la semplice formula di comando, visto che Warlow è progenie di Lilith. Ok, questa parte mi è piaciuta: semplice, d’effetto e anche divertente. Però non mi torna il resto: col sangue di Warlow ha intenzione di potenziare e salvare la razza dei vampiri e blatera del fatto che questo piano fosse stato concepito il giorno stesso in cui venne creato. Ok, come no, e allora perché è andato a chiedere sangue a Sookie e ha poi fatto adescare le fatine da Jess? Non è chiaro, neanche un po’.
Già, le fatine.
Andy arriva sul luogo della carneficina e ne trova una ancora viva, anche se debolissima. La salva e lei gli racconta tutto. La compagna di Andy però gli suggerisce di non fare nulla, perché Bill potrebbe ucciderlo. Quindi lui, incazzato e frustrato resta, lì con l’unica figlia rimasta, maledicendo tutto quanto.
Di solito Andy non mi fa impazzire, ma qui si riesce a empatizzare con lui e a capire il senso di impotenza e odio che deriva dal trovarsi in mezzo a questi onnipotenti (o quasi) e prepotenti (tanto) succhia sangue.
Addominali contro esperienza, fate la vostra puntata.
Anche la questione di Terry che invita un suo ex-commilitone per farsi sparare mi ha fatto suonare una campanella stonata nel cervello. Ok, ha subìto un trauma eccetera, ma era stato talmente abbandonato e trattato più o meno come una macchietta di contorno che ormai il senso di partecipazione e di empatia è andato a pumitrozzole dalla stagione scorsa.
Tempismo pessimo, introspezione non pervenuta.
Avrà qualche importanza/significato per quello che verrà?
Di nuovo, la risposta è un sonoro: Boh!
Dimenticavo Alcide, che se ne va in giro a cercare Sam, Emma e Hippy Girl. Litiga pure col padre che mette in discussione la sua ridicola leadership e gli chiede se lo sta facendo perché è giusto o se è per far colpo su quella stronza di Rikki che ha preso il controllo della sua vita (anche se lui gliela mette giù in modo meno elegante e accennando anche ai genitali che tirano carretti). La cosa di paglia di Alcide diventa un falò, picchia papà e lo manda via. Herveaux Senior li vede per primo al motel, ma quello che farà adesso sarà un’altra curiosità da soddisfare. Non faccio mistero, preferisco lui. Alcide è un altro che è diventato inutile, anche se già prima non è che fosse così fondamentale. Il vecchio invece è una forza, ha sale in zucca e voglio vederlo in azione.
Ci leggiamo la settimana prossima per altre delizie, per il momento è tutto.