Il presunto danneggiato accusa quindi l'altro automobilista di aver colpito la propria vettura e, per dimostrarlo, mostra lo specchietto rotto o una vecchia ammaccatura sulla carrozzeria. Un particolare che a questo punto dovrebbe farci insospettire sarà il rifiuto di compilare, con la onnipresente scusa della fretta, il CID - preferito ad un più rapido "saldo contestuale", anche per evitare scocciature o aumenti del premio assicurativo; insomma: abbiamo incontrato un gentleman!
VARIANTE
Altra variante dello stesso raggiro, ma più macabra, è stata recentemente segnalata dalle Forze dell'Ordine e riguarda il ferimento del "truffatore" che cammina su un lato della carreggiata sprovvisto di area per pedoni, nonostante la presenza di un largo marciapiede sulla parte opposta. In tal caso, dopo il colpo alla vettura, il truffatore mostrerebbe addirittura ferite sanguinanti (auto-provocate in precedenza) su mani o braccia e gli eventuali segni di sangue sulla carrozzeria a testimonianza della propria sincerità. Ovviamente, anche in quest'occasione, la presunta vittima pretenderà di essere risarcita "brevi manu" per il danno subito senza passare per l'ospedale o l'intervento di Polizia o Vigili Urbani (obbligatorio in presenza di feriti ndr).
In entrambi i casi citati il cittadino onesto potrebbe realmente sentirsi responsabile di quanto accaduto, magari ulteriormente commosso da racconti più o meno toccanti su presunte necessità economiche o dalla presenza di un "testimone", ovviamente anch'egli "attore consumato".