Truffe nigeriane
Avete deciso di vendere un vostro oggetto per realizzare un po’ di soldini e venite contattati da una persona che si sta dirigendo in Costa d’Avorio: ecco la nuova variante della truffa nigeriana, buona lettura!
Premessa
Come sapere da questo blog sono un venditore su ebay.it (il classico), ma ultimamente vendo anche su subito.it e Kijiji per diversificare un po’ e per aumentare la visiblità dei miei oggetti.
Ho messo in vendita due cofanetti DVD di Mai dire Story 1 & 2 perché ormai li ho già visti varie volte e volevo realizzare un po’ di cash.
L’approccio
Una signora di origine francese mi contatta dichiarandosi interessata all’oggetto: mi chiede il prezzo finale (già visibile nell’annuncio), nome, cognome, numero di cellulare e un IBAN per fare il bonifico. Il pacco andrà spedito in Costa d’Avorio (?? e già qui nasce il sospetto) in quanto lei deve trasferirsi là e mi manderà il corriere Fedex, ma a quello pensa lei (prenota il ritiro).
La risposta
Essendo abituato a spedire in vari Paesi (California, Polonia, Francia, Svizzera…) non mi sono scandalizzato subito e le ho dato l’IBAN di una carta prepagata che funge anche da conto corrente. Al ricevimento dei soldi avrei aspettato il corriere per consegnare il pacco, stampare l’etichetta e far partire la spedizione come di consueto.
L’imprevisto
Dopo nemmeno 24 ore dalla comunicazione del mio IBAN mi contatta un signore di una banca africana, dicendo che è stato avviato un bonifico a mio conto per conto della signora francese sopra citata. Per “sbloccare” il bonifico, però, devo corrispondere 50 euro di spese alla banca per tasse, dazi, controlli anti-spaccio e anti riciclaggio e bubbole varie.
Ciò che mi ha insospettito è stato il pagamento tramite Money Gram o Western Union dei 50 euro, non su un conto bancario ma direttamente alla persona interessata.
Alla presenza del nome Costa d’Avorio mi è parso un flash, il ricordo della truffa nigeriana di cui avevo sentito parlare tempo fa.
Visto che il sedicente signore diceva che ero obbligato e che il bonifico non si poteva annullare mi sono rivolto alla mia banca, dove mi hanno confermato l’esistenza di una truffa e di non corrispondere nemmeno un centesimo.
L’epilogo
Davanti a richieste simili NON mandate mai denaro o i vostri oggetti ma segnalate questi truffatori alle autorità competenti.
Documentandomi sul web ho scoperto casi analoghi al mio, dove le persone inviavano tranche sempre maggiori di denaro in attesa di un bonifico che non sarebbe mai arrivato sul proprio conto. Io non ho inviato nè soldi nè oggetti perché, come buona regola, spedisco solo a pagamento ricevuto, ma in casi simili i truffati non sono stati così fortunati.
La variante di questa truffa prevede l’utilizzo di Paypal anziché del bonifico: controllate SEMPRE che l’indirizzo di Paypal (mail e sito) corrispondano a quelli abituali, se vedete differenze chiamate immediatamente Paypal per avere una conferma dei movimenti sul vostro conto.
Per l’immagine si ringrazia Nadirpress.
Marco