Io credo a Babbo Natale. Mia nonna Irma è morta credendoci.
Mi ricordo – avevo circa 8 anni – e nascosti in un armadio trovai la mia lista di regali che avevo scritto nella letterina. Sconsolata, andai da mia madre a chiederle conto e ragione. Lei era in cucina, tra una zuppa di verdure e un asse da stiro. Mi prese le mani tra le sue e nel modo più dolce del mondo, mi confessò che Babbo Natale era lei con il papà. Ma mi però anche di non dirlo alla nonna.
Questa cosa non mi convinceva. Con le lacrime agli occhi, andai dalla mia adorata nonna e le chiesi di raccontarmi di lui, di Babbo Natale. E con quegli occhi pieni di un amore incondizionato per la sua Dunin, mi fece le stelline in brodo, apparecchiò la tavola e accese una candela rossa, in mezzo a un centrino bianco che usava come centro tavola per ogni capodanno – io immersa in quella poltrona che sapeva di pipa e ricordi, la guardavo estasiata, in attesa di sapere. lei prese il suo vino rosso, si mise un twinset e adornò il suo collo di perle di fiume, e con quelle meravigliose labbra piene di rossetto rosso mi disse solo: Cice, devi imparare a credere anche in quello che non vedi.
E così. Lascia che sia solo il tuo intuito a far brillare la verità nel tuo cuore. Che le verità consolidate degli altri, non diventino per forza le tue. Impara a capire cosa sei, cosa vuoi e dove vuoi andare, solo ascoltandoti.
Guardammo poi La Vita è meravigliosa e Miracolo sulla 34ma strada – che allora si che la programmazione TV pre natalizia era cosa seria.
Quindi eccomi, anni or sono: Io credo in Babbo Natale.
Mi arrabbio con chi non ci crede.
Poche settimane fa ero con la mia migliore amica a cena da Lile in Cucina: primi freddi, lei un po’ in ritardo, mi misi seduta ad aspettarla. Accanto a me una coppia anziana, dove la signora bionda – tronfia- dichiarava di aver detto al suo nipotino, che di anni ne aveva 6, che Babbo Natale non esiste, che era grande e doveva accettarlo. Io mi intromisi in quella conversazione – con sua grande sorpresa – ma anche con mia grande sorpresa – e le dissi solo ” peccato Signora…ha tolto la magia a un bambino, non è cosa da andare fieri”.
Ecco il mio manifesto.
Io credo a Babbo Natale.
Ci credo perché credo nell’amore, nell’emozione, nelle strette di mano che presuppongono grandi alleanze e negli abbracci che durano 30 secondi senza staccarsi. Credo nel batticuore che ci sorprende il primo giorno di neve. Credo nella commozione quando si ascolta una musica con delle parole che vanno dritto dritto lì, al nostro centro nevralgico e ci fanno tremare un po’ la voce, mentre gli occhi si riempiono di lacrime e tu ti senti buffa, forse a volte un po’ patetica.
Babbo Natale è amore, magia, speranza e felicità. E’ zucchero a velo sui biscotti caldi. E’ la mamma che cerca per il suo bambino il robot andato sold out già da due settimane e allora muove mari e monti perché il suo piccino possa sorridere. E’ la fidanzata che crea regali personalizzati per l’uomo che ama, pensando alla gioia di lui quando aprirà i doni. Sono le sorelle che si asciugano le lacrime a vicenda e che si fanno UPS intorno al mondo per sentirsi più vicine. E’ il papà che alla sera rimbocca le coperte ai suoi bambini, e spera che quel momento possa durare per sempre. Sono le nonne che ci proteggono con le loro favole, il loro bene così magico e i loro profumi antichi. E’ un forno acceso e la gioia dell’attesa. E’ la riconoscenza dell’homeless sotto casa quando a ogni spesa, ti ricordi anche di lui – basta poco: una mela, un pezzo di pane, ed è come se avesse appena vinto la lotteria Italia.
E’ la magia di ritrovarsi in uno sguardo, di due coniugi che si rinfrancano del percorso insieme. E’ un piatto caldo e confortante che alla sera ti fa scordare dei guai della giornata. O ancora: la fede di riuscire a vincere ogni paura, ad approcciare nuovi ostacoli facendoli divenire nuovi obbiettivi. E’ accendere la radio e trovare la propria canzone preferita. E’ il mare, inaspettatamente, mentre sei in treno, un po’ assonnata e bue: ti sorprende un orizzonte speciale.E’ dormire abbracciati stretti all’uomo che si ama, e ogni mattina aprire gli occhi e sentirti invadere da una felicità magica – lo so, quante magie ci sono a ben vedere…continuo a usare questa parola, ma è perché sul serio credo sia tutto…magico.- nel trovare le mani intrecciate e le gambe sovrapposte.
Babbo Natale è credere negli altri – questi altri che ci bistrattano, deludono, feriscono – e nonostante questo, continuare a donare fiducia, scegliere di credere e credere ancora e sempre.
E’ impegnarsi per la realizzazione dei propri sogni, dandosi completamente, ipotecando case, vite e attese, ma continuare ad alimentare quello che ci rende felici, vive. E poi è la magia di vedere realizzati i prorpi desideri, quel calore che ti invade la pancia e si trasforma in farfalle e ti fa camminare a 10 metri da terra.E’ ritrovare persone perse durante gli anni e scoprire che nulla è cambiato. é conoscere nuove anime belle e capire quanto affini siamo tutti in realtà. E’ una mamma fiera dei suoi figli, e vederli cresciuti e sereni è la realizzazione di ogni suo sogno di gloria.
E’ un padre emozionato che accompagna la sua bambina all’altare. E’ un fidanzato amorevole che aspetta la donna della sua vita all’altare, con il cuore stra colmo di Amore , quello puro e senza limiti.
E’ innamorarsi.
Questo per me è Babbo Natale. E vivrà sempre e per sempre, anche se solo per una notte all’anno abbiamo il piacere di seguire la sua polvere di stelle. Consi però che le campanelle e la magia che sprigiona, è co noi tutto l’anno.
Buon inizio di Dicembre gente.
Questo è un mese magico.
Godiamone ogni istante.
#agipsyinthekitchengoeschristmas
Ricette
Vellutata di zucca, mele e castagne, mantecata con pecorino e nocciole
1 zucca pulita
olio EVO
una manciata di nocciole
pecorino fresco
2 mele
150 gr di castagne bollite precedentemente
1 cipolla rossa e dolce
brodo vegetale
un cucchiaio di burro
rosmarino
fare un soffritto leggero con olio EVO , il burro e con metà della cipolla. lasciare imbrunire dolcemente, aggiungere la zucca, le mele e le castagne. Lasciare tostare due minuti e aggiungere il brodo vegetale, a filo. Quando sia la zucca, che le mele che le castagne risulteranno morbide, passarle al frullatore ad immersione. Nel mentre grattugiare le nocciole e unirle con il pecorino. Mescolare. Servire con un rametto di rosmarino e altro pecorino grattugiato fresco.
Madeleines Natalizie
mix Pain D’Epices
150 gr di farina 00 setacciata
125 gr di burro ammorbidito
150 gr di zucchero
2 uova grandi
2 cucchiai di latte
1 cucchiaino di lievito chimico
vaniglia ( di quella buona però!)
Sbattete le uova con lo zucchero fino ad ottenere un composto bianco e spumoso.
Aggiungete progressivamente la farina e il lievito, poi unite il latte e il burro ammorbidito.
A questo punto aggiungete la vaniglia: mi raccomando però che sia buona, ottima e soprattutto bio.
Aggiungere il mix Pain d’epiche: cannella, cardamomo, chiodi di garofano.
Mettete l’impasto in frigorifero per almeno 30 minuti.
Nel frattempo preriscaldate il forno a 230°C.
Versate poi un cucchiaio di impasto in ogni alveolo, e infornate a 220°C per i primi 4 minuti. Poi abbasstae la temperatura a 180°C per altri sei minuti.
Abiti: Stella McCartney
Bicchieri: Dalani
Servizio piatti: Ikea
per una spesa fresca e bio? AlmaVerde