Con il quale si è instaurato un feeling particolare, dopo parecchi anni di gare alla Monumentale tra manifestazioni nazionali e internazionali. “A Torino ho molti ricordi piacevoli” racconta la campionessa delle Fiamme Gialle, “qui i tuffi si sono legati alla perfezione con la gente. Il pubblico è sempre numeroso e competente, conosce gli atleti, si entusiasma e regala grande carica ed emozione”. Proprio nel capoluogo piemontese Maria Marconi conquistò al Quattro Nazioni del 2012 una medaglia speciale: “Quel titolo rappresentò una svolta nella mia carriera. Vincere al rientro su un palcoscenico importante dopo diversi mesi di stop per infortunio mi diede grande forza e motivazione e mi face riscoprire il piacere di gareggiare”.
Agli Assoluti, Maria arriverà come sempre con tutta la sua famiglia di tuffatori: il fratello Tommaso, quello “acquisito” Tommaso Rinaldi e il cugino Michele Benedetti. “Mi alleno con loro da sempre e siamo un gruppo anche al di là degli allenamenti in piscina” spiega, “ci conosciamo a 360 gradi e questo mi aiuta nell’affrontare la mia disciplina; sanno sempre come consigliarmi e quali lati del mio carattere andare a toccare”.
E se per i primi mesi del 2014, che a Trieste le hanno già regalato il titolo nazionale di categoria dal metro, Maria Marconi si dichiara abbastanza soddisfatta, “dopo qualche quarto posto di troppo il sogno della stagione è salire sul podio continentale a Berlino”. “E per il futuro lontano” conclude la campionessa azzurra “mi piacerebbe rimanere nel mondo dei tuffi come allenatrice. Seguo già un gruppo di ragazzi nella parte di preparazione atletica; sono molto esigente ma credo che con i miei consigli possano migliorare e chissà, forse arrivare dove sono arrivata io”.