Il gioco per eccellenza dei nonni di Pavia è la 'lippa" (o "lipa", in dialetto), piccolo cuneo di legno da far saltare con un bastone e colpire mentre è in aria. Un tempo diffusissima in ogni aia o corte della nostra provincia, gioco di squadra per eccellenza prima dell'egemonia calcistica che si protrae a tutt'oggi, la pratica della lippa è ormai pressochè scomparsa.
Ovunque, tranne a Turago Bordone, frazione di Giussago.
Non è questa però l'unica peculiarità della sagra di Sant'Anna: a farla da padrone sono state anche le serate danzanti e, come si conviene a una festa di paese, i fuochi d'artificio conclusivi.
Ad occuparsi dell'intrattenimento musicale, rispettivamente nelle serate di sabato 25, domenica 26 e lunedì 27, Giorgio Villani, Fabio Cozzani e Acqua&Sale Band.
Contenta la gente presente che dice come "la magia della lipa e l'aria accogliente della sera regalano ogni anno un'atmosfera magica a questo evento". "La sagra di Sant'Anna è di sicuro la più riuscita del circondario" dice un'altra donna che non perde un'estate per guardare e "Ogni anno i fuochi artificiali mi emozionano e richiamano alla mia mente ricordi di quando ero bambina". Commenti favorevoli anche su Facebook, che le sagre di paese sono ancora fra i momenti più attesi dell'anno.
di Serena Baronchelli