Un film di: David SorenVoci Originali di: Ryan Reynolds, Samuel L.Jackson, Michelle Rodriguez, Maya Rudolph.
Trama: Theo è una lumaca da giardino con un sogno impossibile, diventare velocissima come il suo idolo, il pilota Guy Gagnè. Quando uno strano incidente gli donerà la velocità tanto desiderata, dopo l'incontro con un venditore di tacos Theo diventerà Turbo e deciderà finalmente di dare vita al suo sogno, correre la 500 miglia di Indianapolis.
Insegna a credere in se stessi, anche quando sembra impossibile potercela fare. A credere nei propri sogni, racconta il valore dell'amicizia; c'è il rapporto con un fratello che sembra non credere in te in realtà vuole solo proteggerti, c'è la sconfitta del "cattivo".
Insomma, in "Turbo" ha la sicurezza della prevedibilità.
Questo ai bambini piace. In fondo a loro interessa divertirsi, e "Turbo", diverte, non c'è dubbio.
Peccato che, tanto velocemente corra, tanto velocemente si dimentichi.
"Turbo" saccheggia a piene mani situazioni e personaggi da "Cars", e già questo lo penalizza. Replicare un piccolo capolavoro è praticamente impossibile. Non c'è riuscito chi lo ha creato, "Cars 2" è oggettivamente bruttino, abbastanza ovvio che non ci riesca chi, da questo piccolo capolavoro, prende semplice ispirazione.
La lumaca Theo è caruccia, per carità, ma manca di personalità; non possiede la simpatica strafottenza di un Saetta McQueen o la dolce determinazione del topino "Ratatouille", altra piccola fonte di ispirazione del film.
Nessuno dei personaggi di contorno spicca per carisma od originalità ed il dimesso centro commerciale non ha nemmeno un grammo della poesia di Radiator Springs.
Paradossalmente le avventure della lumaca Theo, proprio per la loro semplicità, sembrano essere più adatte alla televisione che al cinema, ed infatti pare che la Netflix abbia in programma la serie "Turbo F.A.S.T" incentrata sulle vicende di Theo e della sua squadra, destinate a sicuro successo.
"Turbo" viaggia quindi sicuro ma non stupisce, non suscita emozioni né prova minimamente a scavare più a fondo, come faceva "I Croods", finendo per risultare gradito, come già detto, ai bambini più piccoli, ma un tantino noiosetto agli adulti, nulla di più che felici e solerti accompagnatori.