È stato assassinato nella notte di ieri ad Istanbul Umarali Kuvvatov, uno dei leader dell’opposizione al presidente tagiko Emomalii Rahmon.
Secondo quanto riportato dai media turchi, Kuvvatov è stato ucciso da un singolo colpo di pistola alla testa, sparatogli da un killer mentre stava camminando in una strada del distretto di Fatih; l’assalitore è poi fuggito facendo perdere le sue tracce. La polizia turca e l’antiterrorismo stanno ora indagando per risalire al colpevole di questo atto che, con tutta probabilità, è un omicidio compiuto su commissione.
Kuvvatov, quarantasettenne originario del Tagikistan e voce critica contro il presidente Rahmon, alla guida del paese dal 1992, dopo aver vissuto in esilio Russia e negli Emirati Arabi Uniti si era di recente trasferito in Turchia, la quale ha sempre negato l’estradizione nonostante le richieste del governo tagiko, il quale accusa Kuvvatov di estremismo, presa di ostaggi, crimini finanziari e di numerosi altri delitti.
Dall’estero ha continuato a portare avanti la sua battaglia contro la dittatura che governa la sua nazione; il suo movimento, Guruhi-24 (Gruppo-24) , definito “formazione estremista” dal governo di Dushanbe, era stato posto fuori legge lo scorso ottobre dalla Corte Suprema del Tagikistan.
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