Turchia: erdogan alla prova del voto
Creato il 14 giugno 2011 da Pasudest
Domenica 12 giugno la Turchia va alle urne per rinnovare il parlamento. Si tratta di un test politico molto importante per capire chi, come e con chi governerà il paese nei prossimi anni. I partiti in lizza sono 24, ma pochissimi supereranno lo sbarramento del 10%. I sondaggi danno l'AKP, il partito islamico-moderato del premier Recep Tayyip Erdogan, come favorito. Bisognerà vedere, però, se riuscirà a ripetere l'exploit del 2007, quando sfiorò la maggioranza assoluta e potè formare un governo monocolore. In parlamento entrerà sicuramente anche il CHP, il partito popolare repubblicano, fondato dal padre della patria Kemal Ataturk e da sempre erede della tradizione laica, che grazie alla nuova guida di Ahmet Kilicdaroglu è dato in risalita nei sondaggi dopo la debacle di quattro anni fa. Quasi certa anche la conferma del MHP, il partito della destra nazionalista, mentre sarà molto interesante vedere quale sarà il risultato dei dei candidati indipendenti, molti dei quali, curdi, fanno riferimento al DTP, il partito filo curdo che ha preso il posto del BDP, sciolto d'imperio due anni fa dalla corte costituzionale per sospetti legami con i guerriglieri del PKK. La questione, quindi, non è tanto sapere chi vincerà, ma con quali percentuali e, soprattutto, se l'AKP riuscirà a portare in parlamento un numero di deputati tale da consentirgli di portare a termine la riforma della costituzione senza cercare alleanze in parlamento e senza dover ricorrere al referendum popolare.
Su tutti questi temi segnalo l'intervista per Radio Radicale a Marta Ottaviani, corrispondente dell'agenzia TMNews, collaboratrice dell'Avvenire e della Stampa sul cui sito tiene il blog "Mille e una Turchia", andata in onda nella puntata di Passaggio a Sud Est del 9 giugno
Potrebbero interessarti anche :