Turchia moderna: uno stato sionista segreto controllato dai Dönmeh

Creato il 29 novembre 2015 da Neovitruvian @neovitruvian

Il supporto della Turchia all’ISIS si fa piu` comprensibile se ci si ricorda della spiegazione di Wayne Madsen riguardo al fatto che la Turchia e` in mano ai sionisti. Come bolscevichi e sionisti, i Donmeh sono Illuminati cioè satanisti, massoni.

Sopra Kemal Ataturk e i cripto ebrei chiamati Donmeh i quali controllano Turchia

Sebbene sia noto agli storici ed agli esperti religiosi, la secolare influenza politica ed economica di un gruppo noto come “Donmeh”, questo concetto sta solo iniziando ora a diffodersi tra turchi, arabi, e israeliani che sono stati riluttanti a discutere la presenza in Turchia e altrove di una setta di turchi i quali discendono da un gruppo di ebrei sefarditi che furono espulsi dalla Spagna durante l’Inquisizione spagnola nei secoli 16 e 17.

Questi profughi ebrei provenienti dalla Spagna sono stati accolti nell’Impero Ottomano e nel corso degli anni si sono convertiti ad una setta mistica dell’Islam che mescolava credenze ebre e sufi (mistiche) che alla fine ha difeso la laicità nella Turchia post-ottomana. E ‘ interessante che “Donmeh” non solo nella lingua ebrea faccia riferimento ai falsi “convertiti” all’Islam in Turchia, ma sia anche una parola dispregiativa in turco per un travestito, o qualcuno che ha la pretesa di essere qualcun altro.

La setta Donmeh del giudaismo venne fondata nel 17 ° secolo dal Rabbino Sabbatai Zevi, un cabalista che credeva di essere il Messia, ma il quale fu costretto a convertirsi all’Islam dal Sultano Mehmet IV, il sovrano ottomano. Molti dei seguaci del rabbino, noto come Sabbatiani, ma anche “cripto-ebrei”, proclamavano pubblicamente la propria fede islamica, ma segretamente praticavano la loro forma ibrida di ebraismo, la quale non venne riconosciuta dalla autorità rabbiniche ebraiche tradizionali.

Erdogan e` probabilmente un cripto ebreo

Molti Donmeh, insieme agli ebrei tradizionali, sono diventati potenti leader politici ed economici a Salonicco. E ‘ stato questo nucleo di Donmeh, che organizzo` i segreti Giovani Turchi, conosciuto anche come il Comitato di Unione e Progresso, i laici che deposero il sultano ottomano Abdulhamid II nella rivoluzione del 1908, che proclamarono la Repubblica di Turchia dopo la prima guerra mondiale , e che istituirono una campagna che spoglio` la Turchia di gran parte della sua identità islamica dopo la caduta degli Ottomani.

Abdulhamid II fu diffamato dai Giovani Turchi come un tiranno, ma il suo unico crimine vero sembra essere stato quello di rifiutare di incontrare il leader sionista Theodor Herzl nel corso di una visita a Costantinopoli nel 1901 e rifiutare le offerte in denaro di sionisti e Donmeh per il controllo di Gerusalemme.

Come altri leader che si sono opposti ai sionisti, il sultano Adulhamid II si e` scavato la tomba con questa dichiarazione alla sua corte ottomana:.

“Consiglio al dottor Herzl di non procedere oltre con il suo progetto non posso concedere neppure un manciata di suolo di questa terra perché non è mia, essa appartiene a tutta la nazione islamica. La nazione islamica ha combattuto la jihad per amore di questa terra ed e` cosparsa del suo sangue. Gli ebrei possono tenersi i loro soldi e milioni. Se il Califfato dello stato islamico un giorno verra` distrutto allora potranno prendersi la Palestina gratis! Ma finche` sono in vita, preferirei piantarmi una spada in corpo che vedere la terra di Palestina tolta allo Stato Islamico . “

Dopo la sua estromissione da parte dei Giovani Turchi di Ataturk nel 1908, Abdulhamid II fu incarcerato nella cittadella Donmeh di Salonicco. Morì a Costantinopoli nel 1918, tre anni dopo che Ibn Saud accetto` una patria ebraica in Palestina e un anno dopo che Lord Balfour regalo` la stessa ai sionisti nella sua lettera al barone Rothschild.

Uno dei leader dei Giovani Turchi di Salonicco è stato Mustafa Kemal Ataturk, il fondatore della Repubblica di Turchia.

Alcuni testi suggeriscono che i Donmeh erano circa 150.000 ed erano principalmente nell’esercito, nel governo e nelle imprese. Tuttavia, altri esperti suggeriscono che i Donmeh fossero 1,5 milioni ed erano ancora più potenti di quanto creduto da molti ed estesi ad ogni aspetto della vita turca.

Fu Ataturk e il sostegno dei Giovani Turchi al sionismo, la creazione di una patria ebraica in Palestina, dopo la prima guerra mondiale e durante il regime nazista in Europa, che hanno fatto affezionare la Turchia a Israele e viceversa.

IL GENOCIDIO SIONISTA DEGLI ARMENI

Israele è sempre stata riluttante a descrivere il massacro degli armeni da parte dei turchi nel 1915 come “genocidio”. Si è sempre creduto che la ragione per la reticenza di Israele fosse non turbare i rapporti militari e diplomatici di Israele con la Turchia.

Tuttavia, si stanno scoprendo sempre piu` prove riguardo al fatto che il genocidio armeno sia stato in gran parte frutto del lavoro della leadership Donmeh dei Giovani Turchi. Gli storici come Ahmed Refik, che servi` come ufficiale dei servizi segreti dell’esercito ottomano, affermò che era obiettivo dei Giovani Turchi distruggere gli armeni, che erano per lo più cristiani. I Giovani Turchi, sotto la direzione di Ataturk, espulsero anche i cristiani greci dalle città turche e tentarono di commettere un genocidio in scala ridotta degli Assiri, che erano per la maggior parte cristiani.

La leadership Donmeh dei Giovani Turchi uccise non solo centinaia di migliaia di armeni e assiri, ma anche forgiato le tradizionali usanze e modi musulmani della Turchia. Sapere che erano i Donmeh, in una naturale alleanza con i sionisti d’Europa, ad essere i responsabili della morte di armeni e assiri cristiani, dell’espulsione dalla Turchia di greci ortodossi, e dello sradicamento culturale e religioso delle tradizioni islamiche turche, avrebbe permesso di analizzare la realta` sotto una nuova ottica. Piuttosto che ciprioti greci e turchi che vivono su un’isola divisa, armeni pronti alla vendetta contro i turchi e greci e turchi in lotta per il territorio, tutti i popoli aggrediti dai Donmeh dovrebbero capire che hanno un nemico comune.

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