Turchia: risate, sorrisi e propaganda

Creato il 30 luglio 2014 da Istanbulavrupa

Ci risiamo: quando c’è di mezzo l’islam, la Turchia si trasforma puntualmente in vittima della propaganda nostrana!

Tutta colpa di un discorso del vice-premier Bülent Arınç sulla morale: nel quale ha parlato dei comportamenti che secondo lui uomini e donne dovrebbero tenere in pubblico, invitando tutti alla modestia e alla castità (al di fuori della famiglia, ovviamente) e prendendosela con la “degenerazione dei costumi”. In questo contesto, ha apparentemente dichiarato che le donne non dovrebbero ridere in pubblico: ma ha utilizzato una parola turca – kahkaha – che indica una risata a bocca aperta, quella che in italiano potrebbe essere definita “sguaiata”. Ora, personalmente NON condivido questo tipo di approccio: ma il NON ridere in modo sguaiato in pubblico – al di là delle questioni “morali” (leggasi: rapporti tra uomini e donne, promiscuità dei sessi) – non è una elementarissima regola della buona creanza?

In ogni caso, la “notizia” ha fatto il giro del mondo: e i mezzi d’informazione italiani non hanno perso la ghiotta occasione per far credere ai lettori chissà cosa (“divieto di ridere” in arrivo, per le donne turche? i nuovi Talebani alle porte dell’Europa?).

C’è però chi è riuscito ad andare addirittura oltre: la collega Angela Geraci sul Corriere della Sera (non mi risulta si occupi di Turchia, probabilmente si è fatta influenzare dal martellamento incessante delle agenzie di stampa)! Dico: ma è proprio così difficile riportare i FATTI per quello che sono? Cosa sono riusciti invece a inventarsi, a via Solferino? La “battaglia del sorriso”! Che poi, neanche è necessario un dizionario per scoprire la differenza, tra “sorriso” e “risata”: ne è ben conscio anche un bambino di 3 anni!

“L’ultima uscita anti-sorriso dei conservatori dell’Akp”? “Anti-sorriso?” Ma in quale punto del suo discorso – criticabilissimo, ci mancherebbe! – il vice-premier Arınç ha parlato di “sorrisi”?

E i pregiudizi sulla Turchia avanzano: anche per colpa di questo modo cialtronesco di fare informazione!

Ad ogni buono conto, NESSUNO ha proposto di vietare alcunché: Arınç ha semplicemente espresso un’opinione su come preferirebbe che le persone si comportassero…


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