Una settimana in villaggio, in agosto, costa però circa 1.000 euro a famiglia (un po’ meno in giugno, luglio e settembre), che può arrivare a 1700 euro nei resort più esclusivi, una cifra che molte famiglie non possono più permettersi di spendere. Al prezzo del villaggio infatti, occorre poi aggiungere quello del trasporto, che talvolta è ingente. «Una famiglia di 4 persone, che fino a due estati fa pagava 180-200 euro per arrivare in Sardegna con il traghetto, portando a bordo un’auto, oggi, con la stessa automobile, finisce per pagare tra i mille e i 1200 euro: una cifra impossibile che fa sì che quest’estate la Sardegna sia stata abbandonata da moltissimi», lamenta il presidente della Fiavet, la Federazione delle agenzie di viaggio, Fortunato Giovannoni. «In agosto agenzie e tour operator hanno venduto bene, addirittura di più dell’anno scorso, ma molto sotto data e quindi con margini molti ridotti», spiega Luca Patané, presidente di Federviaggio, Federazione del turismo organizzato e leader del gruppo Uvet. «È difficile fare già un consuntivo – aggiunge – bisogna attendere settembre, ma posso dire che i margini degli operatori del turismo sono stati molto sacrificati. Le prenotazioni sotto data sono dovute ovviamente alla crisi e alla conseguente perdita di posti di lavoro ma anche a motivazioni psicologiche, ansie e paure dovute al timore che i soldi vengano a mancare. Gli italiani fanno vacanze più corte e più frequenti. Sul fronte del turismo degli stranieri, gli arrivi sono stati buoni, soprattutto in primavera e da parte di alcuni mercati, come quello russo». Mentre dunque l’industria del turismo lamenta perdite importanti, chi continua a navigare in acque tranquille (anche dal punto di vista economico) è il comparto crocieristico, anche grazie al ridimensionamento delle tariffe.
Fonte: Shippingonline