Buongiorno a tutti!
E’ assolutamente necessario che vi racconti la bellissima giornata di domenica: primo, perchè gli amici che erano con me me l’hanno chiesto (soprattutto chi si è dato tanto da fare per organizzare l’evento); secondo, perchè la giornata riunisce ben due argomenti di questo blog (ovvero i viaggi e la cucina). Con un gruppo di amici, infatti, ci siamo dati al turismo enogastronomico: non siamo mica andati per sagre varie, siamo rimasti più su una roba casalinga, molto “fai da te”, che ci ha portati in una splendida terra - l’Abruzzo - a mangiare cose buonissime - gli arrosticini (e non solo).
In pratica, la scorsa estate ci siamo autocandidati per un pranzo a casa di una comune amica, a Mosciano Sant’Angelo (TE) e finalmente domenica 10/10/2010 siamo partiti di buon’ora alla scoperta di questa terra e dei suoi prodotti. Eravamo tutti molto entusiasti di ciò che ci aspettava: da una settimana l’abruzzese del gruppo non faceva che lanciarci messaggi subliminali sul menu, senza dire nulla di concreto… l’unico indizio chiaro era questo: “il menu è ricco, assaggerete cose tipicamente abruzzesi”. Noi pensavamo di rimanere senza mangiare già dal venerdì precedente… poi, per me che sono a dieta da soli 10 giorni, potete immaginare con quanta brama io aspettassi questo pranzo! E devo dire che non sono rimasta per niente delusa, anzi…
Il viaggio si è diviso in una parte turistica - su due turni - e una parte gastronomica, devo dire entrambe molto goderecce. In viaggio dalla Romagna all’Abruzzo sembravamo un gruppo di studenti in gita scolastica: era una bella giornata di sole e a parte i problemi iniziali con l’ingresso in autostrada (era bloccato il casello di Rimini Nord… non vi dico il patema per arrivare a Rimini Sud… qui i miei amici di Milano direbbero che io sono una romagnola “desituazionata”), abbiamo percorso i quasi 300 Km di strada molto piacevolmente. Per la parte turistica, dopo pranzo ci siamo deliziati con una visita al paese, che è molto carino, e abbiamo preso parte alla caratteristica Festa dell’uva.
Anche se nel blog tendo a pubblicare ricette e piatti da me medesima cucinati, non posso non menzionare cosa comprendeva il “menu ricco” di cui sopra. In fondo, si tratta pur sempre di cucina casalinga e ‘sto giro mangiare, più che cucinare, è stata la vera passione!
Dopo tutto questo ben di Dio, è seguito un assaggio di fichi neri, melone bianco, uva e caldarroste. Al momento caffè, abbiamo concluso con un’ottima torta alle noci, cui siamo riusciti a tributare il giusto apprezzamento. Per fortuna dopo pranzo siamo usciti per una passeggiata… almeno possiamo dire che abbiamo smaltito
Et bon appetit!
Aury