Turismo lento lungo la Via Francigena nelle Terre di Siena

Creato il 20 giugno 2014 da Nonsoloturisti @viaggiatori

C’è una forma di turismo che permette una fruizione lenta e attenta del tempo e dei luoghi, che fa sì che il nostro cammino di scoperta sul territorio si trasformi in un’esperienza indimenticabile.

È il turismo lento, in passato necessità, ora scelta di vita, un modo di viaggiare sempre più diffuso e apprezzato, soprattutto in quest’epoca dove i ritmi sono frenetici.

E con la riscoperta del turismo lento arriva anche la valorizzazione di un’antica via, la Via Francigena, già dichiarata nel 2004 “Grande Itinerario Culturale” dal Consiglio d’Europa, come percorso utilizzato nel Medioevo da pellegrini, mercanti, soldati e viaggiatori, per secoli asse portante della viabilità europea. Il percorso collegava il nord Europa a Roma, per poi proseguire verso la Puglia, da cui i pellegrini si imbarcavano verso la Terra Santa.

Questa è stata la Via Francigena nel passato, importante volano di crescita e sviluppo del’economia dei centri lungo il suo percorso. E questo è il ruolo che ancora ha o che si vorrebbe ricoprisse oggi, diventando un vero e proprio ponte tra l’Italia e l’Europa.

Agli inizi di giugno, nel tratto della Via Francigena che attraversa le Terre di Siena – tra i più suggestivi lungo l’asse nazionale – ho avuto il piacere di calarmi nei panni di una pellegrina moderna, con le converse ai piedi e uno smartphone in mano, per condividere la mia esperienza su Twitter, Instagram e Facebook, insieme ai miei compagni di viaggio. (Se non avete seguito la diretta cercate l’hashtag #SienaFrancigena).

Quello che vedete su Google Maps è il percorso che un pellegrino percorreva da San Gimignano a Siena: 55,9 chilometri in 11 ore e 48 minuti. Io di strada ne ho fatta molta meno, ma mi è bastata per capire quanto possa essere affascinante questo viaggio “slow” da fare a piedi, in bici o a cavallo, alla scoperta di un territorio ricco di storia, cultura e dei suoi paesaggi che restano impressi a lungo nella memoria. Seguite le tappe del mio viaggio per saperne di più…

San Gimignano, città delle 72 torri

Quando cala la notte vien fuori tutto il suo fascino medievale e perdersi fra i suoi vicoli con il naso all’insù per avvistare le sue torri, diventa un’esperienza emozionante.

San Gimignano sembra un set cinematografico da quanto è bella e perfettamente conservata. Ma la finzione lascia presto il posto alla realtà quando ti accorgi che qui abitano persone vere, che forse non si rendono nemmeno conto della fortuna che hanno di vivere in un posto come questo.

Il borgo si sviluppa su tre crinali e deve la sua identità storica alla Via Francigena che la attraversava e che l’ha resa uno dei centri più fiorenti e sviluppati economicamente della Toscana.

Delle sue 72 torri, ne restano solo 14, ma nonostante ciò la sua bellezza le è valsa il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco.

Oltre a essere famosa per i suoi paesaggi, San Gimignano è amata in tutto il mondo per le sue eccellenze enogastronomiche come la Vernaccia di San Gimignano DOCG e lo  Zafferano di San Gimignano DOP.

Monteriggioni di torri si corona

Scoprire Monteriggioni dal punto di vista privilegiato della campagna che la circonda, è davvero un’emozione unica. E questo potrebbe essere un motivo in più per percorrere il tratto particolarmente suggestivo della Via Francigena da Abbadia a Isola fino alla città che “di torri si corona”,  usando le parole di Dante Alighieri che, da quanto ne rimase colpito, la citò nel XXXI Canto dell’Inferno della Divina Commedia.

Tra le viuzze di Monteriggioni, c’è ancora l’atmosfera di 800 anni fa, epoca a cui risale la sua fondazione. E questa stessa atmosfera viene revocata tutti gli anni a luglio, in occasione della Festa Medievale che attira numerosi turisti e abitanti delle zone circostanti.

Siena, città della cultura

Ultima tappa di #SienaFrancigena è stata Siena, città in cui ho studiato e di cui è impossibile non innamorarsi a prima vista. Prima città Etrusca e poi Romana, anch’essa deve il suo sviluppo alla Via Francigena che la attraversava. Il suo centro storico, ad oggi praticamente intatto, è un groviglio di viuzze in salita e discesa, che attraversano piazze e si aprono in scorci mozzafiato.

Perdersi per le strade di Siena sarebbe molto poetico, ma la Torre del Mangia che si erge maestosa su Piazza del Campo, è visibile da ogni punto della cittadina e vi farà sempre ritrovare la strada. Altro punto di riferimento è  il campanile del Duomo, con il suo rivestimento bianco e nero inconfondibile. La cattedrale di Santa Maria Assunta è stata costruita nel XII secolo ed è in in stile romano-gotico italiano. 

Davanti si trova il Complesso Museale di Santa Maria della Scala, uno dei più antichi ospedali europei che si trovava lungo la Via Francigena e che offrì ricovero a numerosi pellegrini, poveri e bambini abbandonati. Oggi è uno dei musei più importanti della città. Assolutamente da visitare!

Ma Siena è anche la città del Palio e in lontananza si sente il ritmo dei tamburi, che scandiscono l’incedere della contrada di turno che sfila per il centro della città. Questa volta tocca alla contrada della Tartuca, che si riconosce dai colori giallo e blu.


Di seguito alcuni indirizzi se voleste replicare la mia esperienza di #SienaFrancigena, mentre se siete interessati a una visita guidata della città di Siena con pranzo al sacco nell’oasi verde cittadina dell’Orto de’ Pecci, leggete il mio articolo precedente in cui troverete numerose informazioni utili.

Dove dormire 

San Gimignano – Hotel Leon Bianco, grazioso 3 stelle che si trova nella centralissima Piazza della Cisterna. Ospitato all’interno di un antico palazzo del Medioevo, circondato da maestose torri, è gestito da 30 anni dalla stessa famiglia.

SienaB&B Paradiso N.4 in Piazza delle Poste tra la Fortezza Medicea e il centro storico di Siena. Dispone di 4 camere arredate con gusto e con una bella vista sulla città. A colazione fatevi spiegare, dalla gentilissima proprietaria, i prodotti biologici e a Km0 che troverete nel buffet: vera gioia per gli occhi e per il palato.

Dove mangiare

San Gimignano – Bar Gelateria Combattenti, per un ottimo gelato. Da non perdere l’irresistibile gusto “al biscottino”.

Siena – all’interno della suggestiva cornice della Fortezza Medicea, si trova l’Enoteca Italiana, una vera e propria istituzione per “winelover”, ma non solo… Infatti qui è ospitato anche il ristorante Millevini, una chicca per chi vuole assaggiare la cucina tipica del territorio, abbinata a ottimi vini, ma senza rinunciare alla bellezza della location. 


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