Turismo, quando la promozione non paga: chi più spende ha meno turisti?

Creato il 20 agosto 2013 da Paopasc @questdecisione
Uno studio recente di Confartigianato di cui parla Sergio Rizzo sul Corriere mostra quella che sembrerebbe un'evidente anomalia: in campo turistico, chi investe di più in promozioni finisce con l'avere il minor numero di turisti. Ora, non ho accesso diretto ai dati di Confartigianato per cui non posso sapere se, al di fuori del periodo preso in esame 2009-2011, l'afflusso turistico delle regioni italiane è dello stesso tenore di quello analizzato. In questo modo non so se si può dire, come fa Rizzo, che l'afflusso turistico in certe regioni è basso per via del o nonostante il notevole impegno in promozioni oppure non sia il caso di evidenziare  che, in assenza di queste promozioni, l'afflusso potrebbe essere ancora inferiore. Sta di fatto che, secondo lo studio, nel periodo indicato molte delle regioni che hanno speso di più in promozione turistica hanno avuto il numero minore di presenze. Se si considera il valore assoluto il Veneto, che è quello con la spesa pro capite inferiore, nel triennio ha speso in totale quasi 37 milioni, mentre la Valle d'Aosta, con il costo pro capite più alto, ha speso più di 50 milioni. In totale, come nota di costume, in questo triennio le regioni italiane hanno spesso quasi 1 miliardo in promozioni. Come detto, non c'è la riprova di quante presenze avrebbero avuto queste regioni senza le promozioni, se più o meno di quelle che hanno avuto, per cui accettiamo per ora questi dati per quello che potrebbero significare, e cioè che  a parità di attrazione turistica, non è detto che se spendi tanto (o forse se spendi male) ottieni più presenze anzi, sembra proprio il contrario.
Di seguito la classifica tratta dall'infografica di Confartigianato trovata qui: la prima cifra indica il numero dei turisti, la seconda il costo in promozioni per ogni turista. 
  1. Veneto, 61.555.337 - 0,6 euro
  2. Toscana, 42.229.373 - 1,5 euro
  3. Emilia-Romagna, 38.160.982 - 1,5 euro
  4. Lombardia, 31.235.745 - 1,5 euro
  5. Lazio, 30.616.130 - 1,1 euro
  6. Prov. aut. Bolzano, 28.502.753 - 1,5 euro
  7. Campania, 18.684.813 - 4,1 euro
  8. Prov. aut. Trento, 15.238.016 - 6,0 euro
  9. Liguria, 13.922.600 - 1,0 euro
  10. Sicilia, 13.775.692 - 9,2 euro
  11. Puglia, 12.999.470 - 3,4 euro
  12. Piemonte, 12.267.973 - 3,2 euro
  13. Sardegna, 11.977.330 - 4,0 euro
  14. Marche, 10.839.300 - 1,3 euro
  15. Friuli-Venezia Giulia, 8.816.405 - 8,8 euro
  16. Calabria, 8.383.424 - 4,0 euro
  17. Abruzzo, 7.127.772 - 1,8 euro
  18. Umbria, 5.749.270 - 0,9 euro
  19. Valle d'Aosta, 3.122.638 - 16,1 euro
  20. Basilicata, 1.914.100 - 9,2 euro
  21. Molise, 614.098 - 9,2 euro


Per verificare l'esistenza di un collegamento tra numero di turisti e spesa pro capite per turista in promozioni, ho provato a verificare l'indice di correlazione di Pearson [qui], che misura il legame che c'è tra due variabili. Il risultato è questo: indice di correlazione (r)= -0.54, che significa che vi è una certa qual correlazione inversa tra investimenti in promozioni e presenze di turisti. Anche se non vi è un modo di interpretare il valore di questo indice in maniera rigorosa,  per convenzione ha questi significati [riferimento].

Nel grafico qui sotto viene mostrata la retta di regressione lineare, in ordinata sono indicati gli investimenti  in promozioni (espressi in euro pro capite) e in ascissa il numero totale di turisti (espressi in unità).

Come detto, seppure esiste apparentemente una certa qual correlazione negativa  tra entità degli investimenti in promozioni e numero di turisti, non possiamo sapere se la bassa presenza di turisti nelle regioni che più spendono sia dovuta proprio alle promozioni e non invece a una naturale minore presenza. In questo caso le promozioni potrebbero mitigare o accentuare o essere indifferenti rispetto alle presenze di turisti. Per conoscere l'influenza di queste promozioni occorrerebbe avere accesso a dati del passato di tutte le regioni, e sapere quanto di ogni regione è   turismo d'elite o di massa, quante sono le strutture ricettive, quali sono le condizioni socio-ambientali di ogni area e qual è l'afflusso con o senza promozioni. Per ora accontentiamoci di questa paradossale constatazione.
image credit it.wikipedia.org notiziedabruzzo.it germanorossi.it alcula.com


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :