Turista a Torino

Creato il 10 agosto 2014 da Sarahscaparone @SarahScaparone

Il gioco della settimana, e torno bambina – Mercato del Balon, Torino. Foto di Fabio Oggero

Quest’estate resterò a Torino. Un agosto diverso, con tanti progetti da sviluppare, idee, contaminazioni da seguire. E sono contenta. Perché dopo una prima parte dell’anno felicemente movimentata che mi ha portato da Gerusalemme a Londra, passando per la Costiera Amalfitana e la Sicilia navigando su un veliero, la Camargue e a zonzo per l’Italia, sento l’esigenza di fermarmi un po’, di riordinare le idee e di radicarmi in una città – la mia – che mi sorprende ogni giorno di più.

Ieri per esempio, mentre visitavo il mercato del Balon in cerca di sedie per  un nuovo progetto fotografico iniziato ad Arles, io e Fabio abbiamo vissuto un’esperienza che ha dell’incredibile. Dopo un pranzo in via Borgo Dora che per me è l’icona fotografica di una piccola Parigi, gli incontri casuali hanno segnato la nostra giornata. E poiché sono sempre più convinta che nella vita nulla succeda per caso, il pomeriggio di ieri assume un significato ancora più affascinante. Bene, grazie a Piergiorgio Robino patron dello studio di design Nucleo, abbiamo partecipato a un aperitivo gourmand che da quindici anni si svolge in un “non luogo” del mercato di Porta Palazzo. Un momento di incontro  tra personaggi della più svariata provenienza geografica e sociale che intorno a un bicchiere di vino e ai prodotti genuini venduti tra i banchi del mercato più grande d’Europa brindano alla vita e alla sua energia. È stato un onore per me far parte di quel gruppo, vivere quegli istanti, assaporare la bellezza di un dialogo tra sconosciuti che sono improvvisamente amici, legati dalla passione per un gusto gastronomico, certo, ma sicuramente anche estetico. Sono quei legami immediati, che non ti spieghi: qualcuno dice karmici, non so. Ma sono certa che quell’aperitivo diventerà per me un appuntamento fisso della mia settimana torinese.

E dopo una sosta al Ristorante San Giors  simbolo di una Torino d’altri tempi, tra caffè e discorsi legati all’arte e alla fotografia, ti accorgi che la tua città ancora una volta è in grado di stupirti. Per la sua anima, i suoi luoghi, i suoi incontri, per il suo essere così magnificamente eclettica, affascinante e inaspettata. E in un attimo sei ancora più felice di non essere partita, di essere rimasta in città in pieno agosto, lontano dal mare e dagli stereotipi delle vacanze, ma vicino come non mai al richiamo che con la voce del silenzio lei sta lanciando per te.



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