Oltre alla nostra intervista con il grande regista Mike Leigh, venuto in questi giorni a Roma per presentare alla stampa il suo nuovo film, , biografia del celebre pittore inglese, abbiamo incontrato anche Marion Bailey, attrice veterana che lavora con Leigh da oltre trent'anni, sia al cinema che a teatro, e che nel film interpreta Mrs. Sophia Booth, la donna con la quale William Turner ebbe una relazione fuori dal nucleo familiare che lo accompagnò fino al momento della sua morte.
"Nel lavoro di Mike nulla è scritto: c'è uno scambio di idee continuo, ma quando la macchina da presa parte nulla è più lasciato al caso e ogni cosa che si fa è decisa fin nel più piccolo dettaglio. Lo sviluppo creativo con lui è più o meno sempre uguale: ti dice quale sarà il tuo personaggio ma non ti riferisce mai nulla su ciò che farai in concreto, dato che all'inizio non si lavora su una sceneggiatura già scritta. Volevo che il mio personaggio sembrasse forte, ben determinato e indipendente, anche se è una donna analfabeta e appartiene a un basso ceto sociale. Mrs. Booth tira fuori il lato migliore di Turner, che poteva essere rozzo, incivile e difficile, ma sapeva anche essere un uomo generoso."
"Per preparare il mio personaggio di sicuro non ho letto i tomi di storia e critica dell'arte, perché Mrs. Booth non è un'artista; invece ho letto diverse biografie su Turner, in realtà tutte quelle che sono riuscita a trovare, ma di Mrs. Booth si sapeva molto poco. Allora mi sono affidata al mio solito metodo, quello immersivo che avevo già sperimentato nel mio lavoro con Mike: per interpretare un'alcolizzata avevo fatto molte ricerche sugli alcolizzati, così come per gli impiegati bancari degli anni '60 quando avevo dovuto interpretarne una. In questo caso ho esplorato i luoghi in cui viveva Mrs. Booth nei dintorni di Londra, provando a catturare l'anima degli abitanti di Margate e dintorni e l'essenza di quei posti".
La Bailey spende parole al miele anche per il suo compagno di set Timothy Spall: "Avevo già lavorato con lui in una serie Tv di quindici anni fa in cui interpretavo sua moglie. Conoscevo il lavoro di Tim ma sono rimasta ugualmente stupefatta nel vederlo vincere la sfida di portare sullo schermo un personaggio così complesso, stratificato e sfaccettato. Mike concede sempre ai suoi attori un grande spazio per sviluppare organicamente i personaggi. Tim, visto che ha imparato a dipingere per il film, studiando per due anni, ha pure realizzato dei quadri in cui emula, devo dire piuttosto dignitosamente, lo stile di Turner. In una mostra recentemente organizzata c'erano i veri quadri di Turner, oggetti e costumi di scena, e anche i quadri di Tim. Con suo grande imbarazzo!".
Sul suo film preferito tra quelli diretti da Mike Leigh, la risposta della Bailey non è affatto scontata: " Meantime, un vecchio film per la Tv del 1984, realizzato per Channel Four e diventato con il tempo un cult underground. Mi è capitato che la gente mi fermasse per dirmi che Meantime è bellissimo e che non può fare a meno di riguardarlo una volta al mese!".