Prosegue: “Mi è piaciuto quasi tutto in questa partita. La squadra ha dato tutto, e infatti ho dovuto operare anche dei cambi per dei problemi muscolari. C’è comunque sempre da migliorare. Il cambio di modulo in corsa? L’allenatore deve saper leggere la partita. Eravamo in vantaggio di due reti, ed era giusto potenziare la difesa ed ammortizzare gli attaccanti dell’Isola Liri. Fino al 2-1, potevamo segnare solo noi. In diverse occasioni abbiamo mancato il 3-0, ho saputo che il gol che ci è stato annullato era regolare, e che c’era anche un’espulsione per l’Isola Liri”.
Motivo di grande interesse, è stato anche l’esordio tra i pali di Abagnale, neo acquisto della Turris, arrivato dal Carpi: “Abagnale? E’ un portiere già pronto. E’ un ’98, e di solito è un rischio quando si fanno esordire giocatori così giovani, ma oggi siamo stati quasi costretti a farlo. In organico, se notate, non abbiamo in panchina un ’97. Se fossi partito con un under ’97 – spiega Baratto – e se come nel caso di Francavilla si fosse infortunato Gallo, sarei stato obbligato a fare due cambi, tra cui il portiere ed un altro under! Può capitare a 10′, al 70′, o può anche non capitare affatto, ma situazioni del genere un allenatore deve saperle valutare”.
Ma questa Turris può puntare a qualcosa in più della salvezza? Questo, il pensiero del tecnico: “Play-off? Abbiamo un’obiettivo importante, la salvezza. Anche se io sono un vincente di natura, e cerco sempre di trasmettere quella mentalità alla squadra. Ma ci sono degli obiettivi prefissati dalla società e bisogna rispettarli, se si riesce a fare meglio delle aspettative di inizio stagione, ben venga”. Infine, un commento su un giovane e promettente ragazzo che si sta allenando con la Turris, che sembra essere l’erede di Yeboah: “Tompte? E’ un attaccante esterno dotato di buona veloctà, può darci sicuramete una mano. Simile a Yeboah? Non credo, credo sia un po’ diverso, anche se con caratteristiche simili. Questo ragazzo lo vedo più bravo tecnciamente, sa proteggere benissimo la palla”.